“Mausoleo a 33 giri”, una mostra per rivivere il ritmo del rock, tra arte e nostalgia

di Alessandra Rende

La mostra “Mausoleo a 33 giri” offre un pretesto per compiere un viaggio dentro la musica che ha cambiato il mondo negli ultimi 50 anni. Dentro il monumento funebre dedicato alla Bela Rosin, 500 copertine di vecchi e nuovi 33 giri avvolti nel cellophane permetteranno di fare un tuffo nel passato: tra il riconosciutissimo album “The dark side of the moon” degli inglesi Pink Floyd e lo psichedelico “Volunteers” degli americani Jefferson Airplaine, il mitico salvadanaio del Banco del Mutuo Soccorso e le bollicine del Vasco Rossi nazionale. Il tutto, nella cornice meravigliosa del Mausoleo e del suo parco, in strada Castello di Mirafiori, dal 22 marzo al 22 aprile. E’ proprio la forma del monumento ad aver suggerito l’idea ad Assemblea Teatro, che ha curato l’allestimento: infatti, la sua architettura presenta l’insolita pianta circolare, come “il piatto” di un vecchio giradischi.

“Questa iniziativa troverà senz’altro l’interesse del pubblico – spiega l’assessora alla Cultura, Francesca Leon. Si rivolge alle famiglie e soprattutto ai giovani che, in misura crescente, riscoprono il fascino del vinile, quegli stessi 33 giri attraverso i quali i nostri genitori e i loro coetanei di tutto il mondo hanno subito il fascino del pop e del rock di una stagione unica per la musica internazionale, Portare la mostra all’interno di un edificio monumentale di fine ‘800, di grande valore storico e culturale, è un’operazione di grande interesse che valorizza un edificio importante per la nostra città”.

La rassegna coincide con la riapertura del Mausoleo dopo alcune settimane di lavori di adeguamento. L’esposizione presenta un percorso nell’emozione del suono, un ingresso in quel baule di immagini e musiche che sono state la colonna sonora di oltre mezzo secolo di cultura giovanile e non solo.

Proposte per tutti i gusti, per il rock definito classico ed entrato nel mito. Accanto a un pubblico “contemporaneo” si punta ad avvicinare anche le nuove generazioni, che di certe canzoni hanno sentito parlare solo nei racconti di mamma e papà. Ma dietro la vetrina composta dalle scelte dei curatori si muove anche un percorso di condivisione delle scelte, una porta aperta ai sentimenti, simboleggiato dalla zattera su cui portare gli lp del cuore: undici incontri durante i quali altrettanti giornalisti e scrittori saliranno idealmente su una zattera per raccontare i loro tre dischi preferiti.

Tre dischi ad ogni appuntamento, 33 a fine percorso, che sarà affiancato da un’altra selezione, quella del pubblico: ogni spettatore sarà chiamato ad esprimere tre voti. Alla fine, verrà composta un’ipotetica arca di Noè della musica migliore e indimenticabile. Gli appuntamenti, sempre presso il Mausoleo, andranno avanti fino alla “finale” del 14 luglio.

La mostra, curata da Renzo Sicco e allestita da Paolo Sicco e Angelo Prestini, è realizzata grazie al sostegno di Compagnia di San Paolo, con il patrocinio della Città di Torino e in collaborazione con le Biblioteche Civiche Torinesi. È inoltre inserita nel calendario ufficiale degli eventi 2018 promossi dalla Città di Torino. Attraverso un sistema di cuffie wi-fi si potranno anche ascoltare alcuni dei brani degli album in esposizione con relative indicazioni critiche. Le visite potranno essere effettuate nella fascia settimanale dal mercoledì alla domenica. Nel mese di marzo in orario 14,30 – 17, ad aprile in orario 15,30 – 19,30.