Nasce Torino Social Impact, per una nuova città

di Piera Villata

Firmato questa mattina, presso la sede di Toolbox, il Memorandum of Understanding “Torino Social Impact”. L’accordo sancisce l’alleanza tra istituzioni pubbliche e private per sperimentare una strategia di sviluppo dell’imprenditorialità ad elevato impatto sociale ed intensità tecnologica nell’area metropolitana.

La strategia è basata sull’idea che all’intersezione tra la storica vocazione all’imprenditorialità sociale della città, la densità di capacità tecnologiche sul territorio e la presenza di importanti investitori finanziari orientati all’impatto sociale, risieda una interessante opzione di sviluppo sociale ed industriale per la città.

L’iniziativa nasce dall’osservazione che si stia affermando, a livello globale, una nuova generazione di innovatori, imprese ed investitori finanziari che, sfruttando le nuove opportunità tecnologiche, sanno coniugare la capacità di produrre intenzionalmente impatti sociali positivi con la sostenibilità e la redditività economica e finanziaria delle loro iniziative. Produrre intenzionalmente impatti sociali significa concretamente saper trovare risposte e soluzioni a bisogni sociali emergenti, cambiando in modo significativo e permanente le condizioni di vita delle persone.

Obiettivo dell’alleanza è fare di Torino il miglior ecosistema europeo per l’imprenditorialità e gli investimenti ad impatto sociale e ad elevato contenuto tecnologico.

Torino è una città nella quale sono compresenti tutte le risorse necessarie per intercettare questa opportunità: un robusto sistema di competenze scientifiche e tecnologiche, un terzo settore che coniuga una consolidata vocazione sociale civile e religiosa con significative capacità imprenditoriali, un sistema industriale ancora fortemente caratterizzato dal saper fare e profondamente radicato nella società, una nuova generazione di incubatori e acceleratori sociali ed infine importanti capitali orientati all’impatto sociale. Queste risorse, singolarmente, non garantiscono a Torino un posizionamento distintivo a livello internazionale, ma insieme e opportunamente combinate possono costituire un ecosistema difficilmente riproducibile in molte altre città europee.

In concreto, l’ambizione di Torino Social Impact è di costruire in modo partecipativo un sistema metropolitano in grado di intercettare le grandi opportunità di sviluppo sopra descritte, investendo su una nuova generazione di imprenditorialità sociale capace di fare leva sulle risorse tecnologiche e finanziarie per identificare nuove soluzioni a bisogni sociali, collettivi o personali, o per far scalare verso l’alto l’impatto delle soluzioni già esistenti. I promotori e firmatari del Memorandum Torino Social Impact sono il il Comune di Torino, il Comitato per l’imprenditorialità sociale della Camera di commercio di Torino, in rappresentanza di Politecnico di Torino, Università di Torino, Legacoop, Confcooperative, delle associazioni di volontariato e delle rappresentanze sindacali, la Compagnia di San Paolo, la Fondazione CRT, Nesta Italia, il Comitato Torino Finanza della Camera di commercio di Torino, Impact Hub Torino, Open Incet, Socialfare, Torino Wireless e gli incubatori universitari I3P e 2i3T.

La piattaforma progettuale del Torino Social Impact è un’idea dei partner dell’ecosistema. Al Comune di Torino è piaciuta molto questa iniziativa soprattutto perché coinvolge molti soggetti sul territorio. Oggi tutte le città hanno parecchie problematiche sociali solo con il confronto e l’unità tra i vari soggetti questi si possono risolvere. Nella nuova piattaforma dobbiamo garantire la collaborazione e l’impegno tra pubblico e privato, la sperimentazione semplificata, la scalabilità e condividere con i cittadini dei valori creando così una strategia forte da poterla raccontare anche nelle altre città” ha spiegato l’assessora all’Innovazione  Paola Pisano.

“Torino – ha sottolineato il segretario generale della Camera di Commercio Guido Bolatto – è il luogo ideale in cui sperimentare un nuovo modo di fare impresa e fare sociale. La nuova generazione di imprese sociali, ibrida in quanto capace di coniugare impatto sociale e sostenibilità economica e intensiva di tecnologia, rappresenta una grande opportunità per questo territorio”.