Mappe di dati territoriali come strumenti di efficienza (e di democrazia)

di Mauro Marras

L’utilizzo di sistemi informativi territoriali nelle pubbliche amministrazioni permette di trasformare i dati in loro possesso in uno strumento di innovazione nella organizzazione del lavoro e nell’offerta di servizi alla persona. Messi a disposizione di tutti, attraverso strumenti di analisi e condivisione, i dati territoriali sono un volano di sviluppo e di innovazione del territorio: la partecipazione attiva dei cittadini, supportata dalla condivisione dei dati territoriali, amplifica i suoi benefici effetti sulla città.

Erano in tanti oggi nella sala Norberto Bobbio, tra agronomi, architetti, ingegneri, a seguire l’incontro “Un dato tira l’altro. Sistemi informativi territoriali e la co-progettazione tra pubblico e privato nel verde urbano. Nuove applicazioni nei sistemi Gis. Progetto Partecipa-To”, organizzato dagli assessorati ai Sistemi Informativi, Innovazione e Smart city, all’Ambiente e al Verde e al Decentramento e Politiche giovanili, dal Tavolo di Progettazione civica e in collaborazione con la Circoscrizione 2.

Un convegno tra i primi nel suo genere, che ha focalizzato l’attenzione sul rinnovamento delle modalità di gestione dei dati e degli strumenti che si stanno introducendo a supporto del futuro governo della Città. Sono state portate significative esperienze relative a progetti incentrati sulla Città e il suo territorio, per ampliare le conoscenze sull’utilizzo dei moderni sistemi Gis relativi alle risorse antropiche e naturali e favorire la partecipazione attiva dei cittadini, soprattutto nell’ambito della cura del verde pubblico. Presenti docenti del Politecnico e dell’Università ed esperti di importanti istituzioni scientifiche nazionali, con interventi introduttivi degli assessori Alberto Unia e Paola Pisano.

La sigla Gis sta per Geographic information system e indica i sistemi software che accompagnano la gestione di un Sistema informativo territoriale (Sit). L’utilizzo incrociato di sistemi Gis con gli open data prodotti dalla stessa Amministrazione pubblica permettono di costruire nuovi servizi e nuove modalità di gestione di processi complessi, come ad esempio la cura del verde pubblico.

In una città come Torino con 160mila alberi, 450 km di viali alberati e 160 ettari di boschi comunali composti da alberi per il 40 percento oltre i 50 anni e con un’altezza media di 20 metri, un sistema cartografico di gestione dei dati di patrimonio è indispensabile. Un’unica piattaforma che permetta di gestire tutte le informazioni del patrimonio arboreo torinese, come i dati identificativi degli alberi e della loro posizione, l’attività di cura e manomissione (storica e programmata), le condizioni fito-statiche, e così via: è quello che offre AlberaTo, una piattaforma Gis che racchiude tutti i dati integrabili e interrogabili e permette di avere un quadro storico e costantemente aggiornato in grado di costruire previsioni e pianificare con efficienza gli interventi.

Un sistema Gis ha permesso in passato di effettuare il censimento del verde circoscrizionale, identificando circa 1370 ambiti e le relative aree, permettendo un calcolo dei costi per ciascuno di essi. Successivamente si sono monitorate le aree verdi di competenza centrale: parchi (urbani, fluviali, collinari, in tutto 47), parchi urbani estensivi naturalistici, giardini e parchi storici, aree a fioritura, sistema delle alberate. Dati che sono poi confluiti nella complessità di architettura realizzata con AlberaTo.

Ma i dati possono anche accompagnare e favorire la partecipazione dei cittadini. Una mappa pubblicata a partire da lunedì prossimo sul sito della Circoscrizione 2 riporterà, in corrispondenza dei giardini e delle aree verdi, i riferimenti delle associazioni e dei gruppi di volontariato che se ne occupano, quanti sono i volontari impegnati, quali azioni hanno svolto o si sono offerti di svolgere. Insieme a questi elementi conoscitivi, si potrà sapere dove intervengono i tecnici del verde della Città e che tipo di intervento svolgono. Nei punti verdi alcuni cartelli riporteranno un qr code per accedere direttamente alla mappa, che sarà costantemente aggiornata, e saranno in distribuzione dépliant informativi per i cittadini.

Una tecnologia che apre quindi importanti orizzonti e che il convegno ha avuto il merito di mettere in luce; la prossima frontiera del Sistema informativo territoriale della Città di Torino sarà sul fronte smart city, con l’approccio delle reti e la presentazione di nuove formule di partecipazione diretta del cittadino alle scelte dell’Amministrazione. Sarà, grazie a questa continua implementazione di dati e informazioni, uno strumento decisionale sempre più importante nella progettazione di nuovi servizi e nuove soluzioni ai problemi della città.