Un museo custode della storia militare

Museo artiglieria

di Gino Strippoli

Torino ospita il primo museo militare  del nostro Paese, quello Nazionale d’ Artiglieria, istituito nel giugno del 1842. Le sue origini  possono però, risalgono ad un Regio biglietto del 18 aprile  1731.

Si tratta di una ricchezza di cimeli oggi ‘nascosti’ al pubblico, conservati nei locali della Caserma Aimone, in piazza Rivoli. Una parte del materiale era in realtà custodito, fino al 2008,  al Mastio della Cittadella, ma, per ragioni legate a lavori di restauro, le collezioni furono trasferite qui.

Si prevede, tuttavia che fra un paio di anni, nel 2017,  le raccolte torneranno tra le antiche mura del Mastio.

Il patrimonio che si trova all’interno della caserma Aimone è molto vasto, e  non è solo costituito da testimonianze d’artiglieria, ma da cimeli storici di ogni epoca e tradizione militare, che la sola Cittadella difficilmente potrebbe  ospitarlo.

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Infatti,  negli attuali hangar ci sono anche carri armati, missili, bombarde di ogni epoca e dimensione. Proprio per questo motivo la V Commissione comunale Cultura, presieduta da Luca Cassini,  ha svolto un  sopralluogo per vedere realmente  tutto ciò che oggi è immagazzinato e non è visibile ai cittadini e ai turisti. “In proposito  – ha spiegato il generale  di Brigata Giovanni Perosino –  è un peccato non rendere  visibili al pubblico tutti questi oggetti.  Ci sono armi di vario tipo ed epoca, bandiere, modellini, reperti  archeologici,  armature, munizionamenti, uniformi,  mezzi di artiglieria. La raccolta museale  è collegata direttamente alla storia di Torino. Portare alla luce tali reperti vorrebbe dire dare la possibilità di conoscere la storia e le usanze di tanti popoli, inoltre  servirebbe a promuovere studiIn questo museo ci sono pezzi unici invidiati da analoghe strutture del mondo come ad esempio la Bombarda  dell’artiglieria Turca, che risale al 1453 e fu usata da Maometto II per l’assedio e la conquista di Constantinopoli, assedio che decretò  la caduta dell’impero Romano d’Oriente. Proprio per questa sua notevole importanza e unicità si sta cercando di trovare una soluzione e un sito in grado di ospitare questa ricchezza”. Alcune ipotesi caldeggiate dal generale indicherebbero i parchi di Stupinigi e della Reggia di Venaria, come luoghi estesi, ideali per contenere l’intero patrimonio.

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La specificità di queste collezioni discende non tanto  dalle armi regolamentari, presenti anche in altri musei  militari, quanto ai tantissimi oggetti che attestano la fervida stagione di studi e di sperimentazioni, di eccellenze artistiche e artigianali vissuta da Torino nei decenni che hanno preceduto l’Unità d’Italia. Attualmente  è l’Associazione amici  del Museo, sorta nel 1995, che si occupa  di valorizzare  il Museo con  molteplici attività di supporto.