Ex aree industriali: stop a progetti di riqualificazione in contrasto con Variante al PRG

di Mauro Gentile

Stop ai piani di riqualificazione di alcune grandi ex aree industriali predisposti tra il 2013 e il 2016, in attesa della Variante generale al Piano Regolatore, oggi in fase di definizione dopo l’approvazione, lo scorso mese di maggio, dell’atto di indirizzo da parte del Consiglio comunale.

Nello specifico il provvedimento riguarda  i Programmi di Rigenerazione Urbana, Sociale e Architettonica (PRUSA) relativi all’ex area Thyssenkrupp e castello di Lucento (350mila metri quadrati tra corso Regina Margherita, via Pietro Cossa, via Pianezza e le sponde del fiume Dora), le aree a Nord e a Sud di corso Romania (965mila metri quadrati), la zona compresa tra strada del Portone, il confine con Grugliasco, corso Tazzoli, corso Tazzoli 215 interno e corso Orbassano (superficie complessiva di circa 150mila metri quadrati), e l’area compresa tra corso Bramante, corso Turati e la linea ferroviaria (uno spazio urbano che misura circa 110mila metri quadrati).

Con la delibera approvata questa mattina dalla Giunta, che nelle prossime settimane passerà al vaglio della Sala Rossa per il sì definitivo – spiega il vicesindaco Guido Montanari – “vengono rimandate scelte strategiche di pianificazione per la riqualificazione di aree urbane di rilevante estensione che, fino ad alcuni anni fa, hanno ospitato complessi industriali e attività artigianali. Sono programmi di trasformazione urbanistica e destinazioni d’uso definiti dalla passata Amministrazione comunale, che risultano in contrasto con le indicazione contenute nell’atto di indirizzo per la revisione del Piano Regolare approvato nell’attuale consiliatura. E’ pertanto risultato indispensabile stralciare quelle deliberazioni e i relativi piani per poter, nei mesi a venire,  progettare interventi in linea con il futuro Prg”.