Al via il seminario internazionale della Rete Italiana Lavoro Aperto

di Mariella Continisio
“Cosa ci guadagna un bambino a frequentare il nido, la scuola dell’infanzia e poi la scuola primaria e poi ancora? E cosa ci guadagna a frequentare luoghi educativi aperti, flessibili, disponibili al cambiamento in cui le strutture organizzative e temporali possono essere morbide e fluide?” Sono i quesiti su cui ci si interrogherà nel corso del seminario internazionale “La realtà del bambino e il ruolo dell’adulto in relazione al Lavoro Aperto”. I lavori si aprono questo pomeriggio alle 14.30 nella sala convegni dell’Atc in corso Dante 14, con un saluto dell’assessora all’istruzione e all’edilizia scolastica della Città di Torino, Federica Patti.

Una riflessione sull’importanza del ruolo dell’adulto e sui suoi molteplici e differenti comportamenti nella relazione con il bambino è il focus del convegno, promosso dalla Rete Italiana Lavoro Aperto (RILA) International, con il patrocinio della Città di Torino.

L’incontro, che si chiuderà domenica 19 marzo, è rivolto ai professionisti del settore e, in particolare, ad insegnanti, educatori e pedagogisti.

Si esaminerà l’importanza del ruolo dell’adulto e i molteplici e differenti atteggiamenti, stili e forme che propone e gioca nella relazione con le bambine e i bambini. Si analizzerà la relazione tra pensiero e azione, ponendo l’attenzione sul ruolo dell’adulto nell’arco della giornata, sulle sue modalità relazionali e operative nei momenti di routine del bambino, in quelli di gioco e di attività didattiche.
In questo contesto il Lavoro Aperto è un modo per intendere e interpretare il rapporto tra adulti e bambine e bambini coinvolti in un processo educativo, in cui i primi decidono le esperienze di formazione e di conoscenza dei piccoli, definiscono la dimensione dell’apprendimento e della relazione ad esempio un gruppo piccolo o grande, e influiscono sulle proposte e sulla costruzione dei saperi. È un tentativo “per aprire spazi e tempi e, soprattutto, prova ad inserire alcuni dubbi sulla possibilità di intendere il fare esperienza come modo di costruire la propria quotidianità da parte dei bambini stessi” spiegano gli organizzatori.
Nella giornata di sabato 18 marzo al Centro di Documentazione Pedagogica della Città di Torino, in corso Francia 285, si svolgeranno cinque workshop su diverse tematiche, a cui parteciperanno alcune responsabili pedagogiche dei Servizi educativi, che presenteranno esperienze e progetti della Città di Torino. Le relazioni tra adulti una riflessione sulla possibilità che siano le bambine e i bambini a costruire la propria quotidianità nei servizi educativi. I tempi per ragionare su come piccole azioni e scelte quotidiane possano permettere un tempo più fluido a favore dei bambini e del benessere di ciascuno. Il gioco e i saperi che si costruiscono nel giocare, dunque come l’esperienza si trasforma in competenza e apprendimento. La relazione educativa come rapporto di potere tra adulto e bambino per approfondire quale idea di libertà e autonomia del bambino si promuove e quale ruolo giocano le regole in questa relazione. Il gruppo dei pari come ‘agorà educativa’ in cui le relazioni, l’ambiente, insieme alle esperienze vissute nei primi due-tre anni di vita dei bimbi avranno implicazioni sulla loro accettazione da parte dei compagni nei successivi percorsi educativi.
Domenica 19 marzo dalle 9,30 alle 13,30 nella sala convegni dell’Atc l’assessora Patti e il direttore del Settore cultura e servizi educativi Aldo Garbarini chiuderanno i lavori tracciando una riflessione conclusiva.

Il programma completo si può consultare all’indirizzo http://zeroseiup.eu/aprirsi-al-cambiamento-quale-posta-in-gioco/