La “giustizia riparativa” applicata ai minori

di Marco Aceto

Questa mattina si è svolto all’Atc un convegno intitolato “Riparare, restituire, trasformare: 20 anni di Giustizia Riparativa in Piemonte” organizzato dalla Regione Piemonte a cui ha partecipato il vicesindaco Elide Tisi.  L’incontro è servito ai rappresentanti degli enti locali e sociali per confrontarsi sul tema della Giustizia riparativa nella nostra regione. Il Progetto Riparazione è rivolto ai minori sottoposti a provvedimenti penali ed è stato approvato, per la prima volta, nel 1994 ed attuato, in fase sperimentale, in nove zone per essere successivamente esteso a tutto il territorio regionale. Si articola in due tipi di interventi: quelli finalizzati all’inserimento dei minori in attività di utilità sociale e sulle attività di mediazione per la riconciliazione con la vittima del reato e per la riduzione del danno, assicurate dal Centro per la Mediazione, del quale è titolare il Comune di Torino.

“Sono vent’anni che a Torino si lavora sui temi della giustizia minorile – ha sottolineato Elide Tisi – e la nostra città ha fatto da guida per altre realtà. Credo che la giustizia riparativa si collochi nelle politiche più generali che riguardano soprattutto i minori. Ci sono ancora molte cose da fare, ma la città sta mettendo in campo tutte le risorse possibili per quanto riguarda le azioni preventive. Dobbiamo perseguire lo scopo di sviluppare in chi ha commesso un reato il senso delle proprie responsabilità nei confronti della società e soprattutto delle vittime. Vogliamo che chi ha subìto un reato riacquisti il senso di fiducia nelle istituzioni. In ultimo vorrei cogliere l’occasione per richiamare l’attenzione sull’eventualità di soppressione del Tribunale per i Minorenni e delle Procure Minorili. Vorrei esprimere la mia preoccupazione per questa modifica che potrebbe produrre un ulteriore disagio a chi ogni giorno opere a stretto contatto con l’autorità giudiziaria a favore e nel tentativo di tutelare i minori”.