Case popolari, lavori socialmente utili per curare i cortili

ATC_caseUna mano di bianco per coprire i graffiti, via le erbacce, una sistemata a panchine rotte, fioriere abbandonate, cestini della spazzatura divelti. Perché un condominio abbia un aspetto più curato, a volte, bastano piccoli lavoretti. Interventi che di solito non rientrano nella normale attività di manutenzione ordinaria delle case popolari e, in qualche caso, si realizzano solo grazie all’impegno e alla buona volontà dei residenti.

A portare questi piccoli ma preziosi lavoretti nelle case di edilizia sociale della Terza Circoscrizione è un progetto di lavoro accessorio promosso da Città di Torino e Atc, grazie a un finanziamento della Compagnia di San Paolo e alla collaborazione con l’associazione Terza Settimana. A partire dal 1° marzo la squadra di lavoro dell’associazione, composta da dieci persone, sarà al lavoro nei cortili delle case di via Luserna di Rorà e corso Racconigi. Atc provvederà a fornire il materiale necessario e a segnalare gli interventi da fare.

«L’obiettivo è duplice: da un lato portare cura e decoro nei cortili delle case popolari, ricordando che gli spazi comuni sono di tutti e tutti possono contribuire, anche con piccoli gesti, a mantenerli sempre puliti e vivibili. Dall’altro, fornire una piccola opportunità di lavoro a chi è più fragile» sottolinea il presidente Atc, Marcello Mazzù.

Le dieci persone all’opera, infatti, vivono tutte una situazione di grande fragilità economica, con redditi prossimi allo zero. Riceveranno un voucher per ogni ora di attività «Alcuni di loro – spiega Bruno Ferragatta, presidente di “Terza Settimana”- sono assistiti della nostra associazione, che fornisce frutta e verdura gratis e spesa a prezzi calmierati a chi è in difficoltà. È un esempio di ciò che si chiama “welfare generativo”: un’occasione di dignità per chi viene aiutato di avere un ruolo attivo e “guadagnarsi” in qualche modo questo sostegno».

Il vicesindaco Elide Tisi sottolinea che si tratta di «un servizio utile non solo a tenere in ordine e fruibili gli spazi d’uso comune di alcuni condomini di edilizia sociale ma, ed è questo forse il risvolto più importante dell’iniziativa, di un progetto che consente, a coloro che sono coinvolti, di dare qualcosa in cambio del sostegno ricevuto per essere aiutati ad affrontare un periodo difficile della propria vita. Questo progetto – aggiunge Tisi – evidenzia inoltre l’importanza del lavoro svolto in rete dalla Città con soggetti diversi (dalle istituzioni alle fondazioni, al Terzo settore) e in una logica non di assistenzialismo, ma di responsabilità».