A Parco Ruffini gli assoluti italiani di Lotta

di Marco Aceto
lottaTrecentocinquanta atleti si contenderanno il 5 e il 6 al Palazzo dello Sport di Parco Ruffini i titoli di campione italiano assoluto di lotta stile libero, greco-romana e femminile. La nostra città, che quest’anno si fregia del titolo di Capitale Europea dello Sport, è pronta a ospitare il quarto appuntamento organizzato dalla Federazione regionale dopo quelli del Campionato Italiano di kumite di karate, gli Open d’Itala di ju-jitsu e con l’aikido della settimana scorsa.
La nostra regione ha un rapporto quasi centenario con la lotta. Infatti questo sport era praticato nell’allora Centro Sportivo Culturale Fiat che, su indicazione degli osservatori inviati in tutta Italia, reclutava i migliori lottatori ai quali garantiva sicurezza e un lavoro sicuro in fabbrica. Oggi in Piemonte sono circa duecentotrenta i praticanti e le società con il più grande numero di atleti sono il Cus Torino e la Polisportiva Carignano.
“Questo appuntamento – ha sottolineato l’assessore Stefano Gallo – si colloca quasi a conclusione di un anno in cui abbiamo avuto a Torino i migliori eventi sportivi sia nazionali, sia internazionali. Ritengo che la partnership con la Fijlkam è stata molto importante e ringrazio personalmente il presidente Marchetti per il grande impegno profuso nell’organizzazione degli eventi. In conclusione vorrei ricordare che venerdì presenteremo un report dettagliato sulle ricadute economiche che il titolo di Capitale Europea dello Sport ha avuto su Torino”. “Vorrei ringraziare le istituzioni pubbliche – ha sottolineato il presidente della Fijlkam regionale Fabrizio Marchetti – per averci dato l’opportunità di sviluppare il nostro progetto. Promuoviamo passione che comprende l’organizzazione dei più grandi eventi nazionali. Spero di vedere al PalaRuffini tanti appassionati e auguro a tutti gli atleti di ottenere i risultati sperati”.
Il biglietto d’ingresso costerà 5 euro e parte del ricavato verrà devoluto alla “Fondazione Matteo Pellicone” per finanziare una borsa di studio destinata a un ricercatore praticante la lotta.