Una settimana per pulire l’ex M.O.I.

di Michele Chicco

Dal 9 al 16 dicembre il Comitato Profughi del M.O.I. eseguirà un’attività volontaria di raccolta e conferimento nell’eco centro Amiat di via Zino Zini dei residui metallici e dei vari rifiuti ingombranti che da tempo occupano molte aree della zona di via Giordano Bruno. L’attività sarà svolta con fini di utilità sociale e senza alcun costo per l’Amministrazione comunale, grazie all’accordo siglato fra la Città di Torino, il Comitato Profughi, la Circoscrizione 9 e Amiat.

L’area circostante le palazzine post olimpiche di via Giordano Bruno è da tempo segnata negativamente dalla presenza di considerevoli accumuli di residui metallici e rifiuti ingombranti abbandonati. Tale situazione è stata più volte oggetto di comprensibili e giustificate proteste e lamentele da parte degli abitanti della zona, contribuendo ad alimentare polemiche e tensioni.

Con i loro mezzi, i profughi presenti nelle palazzine olimpiche, provvederanno a raccogliere i rifiuti, differenziandoli per tipologia, a trasportarli e, in orari concordati, a consegnarli presso l’ecocentro di via Zino Zini.

“I percorsi di integrazione e inclusione si nutrono, – ha sottolineato l’assessore Enzo Lavolta –  oltre che di buone politiche, anche di gesti e atti concreti e quotidiani che avvicinano, anziché allontanare, uniscono, anziché separare le comunità che condividono vita e presenza su un territorio. Piccoli gesti, nulla di clamoroso o eclatante, ma che hanno il potere di dare valenza positiva e non problematica alla parola convivenza. E’ con questo spirito che la Città ha promosso e favorito l’accordo raggiunto fra rifugiati, Amiat e Circoscrizione 9, e con questo spirito la Città intende seguire e sostenere questa prima esperienza di cittadinanza attiva di cui i rifugiati saranno protagonisti”.

Il presidente Giorgio Rizzuto e il vice presidente della Consulta per la Sicurezza Andrea Cantore esprimono grande soddisfazione in merito a questa attività, possibile grazie alla mediazione della Città e dell’Assessore Enzo Lavolta. Un passo avanti nel gestire la situazione “ex Moi” in modo costruttivo, non strumentale ed efficace.