MODUS VIVENDI. Trame di viaggio: itinerari a confronto

Viaggi avventurosi a bordo di un auto o in sella a una moto, in solitaria o in compagnia: sono quelli compiuti da quattro temerari viaggiatori che domani, mercoledì 23 settembre alle 20, al  Museo Nazionale dell’Automobile “Avv. Giovanni Agnelli” racconteranno le loro esperienze.

Perché sono partiti? Cosa li ha spinti a farlo? Quali sensazioni hanno provato? Un coro di quattro voci diverse ma accomunate da una passione unica, quella per l’avventura.

jeepA raccontare la loro esperienza saranno Vittorio Argento che, insieme a Gregory Alegi e a sua figlia, ha viaggiato nel tempo percorrendo circa 1.200 km. Un viaggio di sette giorni a una velocità massima di 50 miglia l’ora per riportare la sua Jeep Willys MB nella fabbrica dove era stata costruita settant’anni prima, a Toledo in Ohio. Dopo aver imbarcato l’auto a Napoli alla volta di Newark  nel New Jersey, i tre temerari viaggiatori, hanno attraversato 4 stati americani prima di approdare a  Toledo e, durante il percorso, hanno fatto una tappa a Butler dove c’era lo stabilimento della Bantam, piccola azienda che per prima ha proposto una 4×4 all’esercito Usa e il cui progetto ha ispirato quello della futura Jeep. In seguito hanno sostato a Cleveland per consegnare alla famiglia del soldato Richard R. Radigan delle piastrine di riconoscimento ritrovate sulla spiaggia del Lago di Bracciano, a nord di Roma. La Willis MB, esposta nella mostra Modus Vivendi, è una delle oltre 640.000 Jeep costruite durante la Seconda Guerra Mondiale. Uscita dalla fabbrica di Toledo – in Ohio – nel 1943, fu consegnata all’US Army il 3 giugno dello stesso anno, poco più di un mese prima dello sbarco in Sicilia. Nel 2013 è stata la protagonista dell’Operation Homecoming (“Operazione ritorno a casa”).

E poi Gianni Reinaudo che, insieme alla moglie Gisella, ha viaggiato in sella alla sua Moto Guzzi Stelvio 1200guzzi Ntx, da Mandello del Lario fino a Ulan Bator (e ritorno) percorrendo 20.500 km in soli 31 giorni.

Un viaggio lungo e scomodo attraverso 9 stati e 7 fusi orari facendo affidamento solo e unicamente su se stessi e sulla forza che spinge un viaggiatore a scoprire cosa si celi dietro la prossima curva.

Con una tenda ultra leggera, un fornelletto a benzina e alcune buste di minestra liofilizzata i due centauri sono partiti da Mandello del Lario (sul Lago di Como) per arrivare a Ulan Bator e ritornare passando attraverso la Polonia, la Bielorussia,  la Russia e la Siberia sino ad entrare in Mongolia dal lago Baikal, a nord di Ulan Bator, capitale della Mongolia, uno stato enorme ma con soli 300 km di strade asfaltate.

LanciaGianmaria Aghem (pilota), e Piergiovanni Fiorio (copilota), invece, hanno percorso oltre 12.000 km in un solo mese a bordo della Lancia Fulvia Coupè 1300 del 1971. La vettura, unica auto italiana in gara nella 5° edizione della Pechino – Parigi riservata alle auto storiche, ha compiuto, in tale occasione, dal 28 maggio al 29 giugno 2013 un viaggio incredibile attraverso otto paesi (Cina, Mongolia, Russia, Ucraina, Slovacchia, Austria, Svizzera, Francia). La moderna Pechino – Parigi, competizione rievocativa del primo raid che si è svolto nel 1907, prevede tappe di oltre 600 km con vere e proprie prove speciali di velocità: la Fulvia, vettura in gara con il motore più piccolo, è stata totalmente riadattata con una serie di accorgimenti che le hanno consentito di far fronte alle difficoltà del tracciato e di ottenere l’ottavo posto nel gruppo delle 65 vetture costruite dal 1942 al 1975.

 E, per concludere, Alfredo Stola che nel gennaio di quest’anno, per testare le potenzialità estreme di un porscheprototipo di design, ha provato la resistenza della Moncenisio Porsche Cayman S Tipo 98 su un percorso di andata e ritorno da Rovaniemi, sul Circolo Polare Artico, a Nordkapp, il paese più a nord del mondo raggiungibile su strada asfaltata. La Porsche MONCENISIO, ultima realizzazione di StudioTorino – la carrozzeria fondata da Alfredo Stola nel 2005 e specializzata in auto speciali o rielaborazioni di modelli sportivi  – è stata presentata al pubblico il 21 marzo del 2014. La MONCENISIO è stata il primo prototipo a raggiungere il mappamondo di Nordkapp d’inverno, viaggiando per  1459 km in quattro giorni.

L’appuntamento di domani, il cui ingresso è libero, è stato realizzato dal Mauto in occasione della mostra MODUS VIVENDI. Trame di Viaggio che sarà aperta al pubblico fino a domenica 27 settembre.

Info: www.musaeoauto.itinfo@museoauto.it – tel. 011/67766