Per condividere e consolidare una cultura dell’accoglienza nasce Rart, Rete Asilo e Rifugio Torino

Difficile anche per chi è padrone della lingua e delle regole del Paese in cui vive, per le persone immigrate richiedenti asilo e rifugiate conoscere i propri diritti, cercare un un alloggio o un lavoro può rivelarsi ancora più complesso e faticoso. A favorire il loro inserimento sociale contribuiscono programmi come ‘InsideAut: Reti e sentieri verso l’integrazione’, Community Matching, l’impegno dell’ Agenzia ONU per i Rifugiati, ma soprattutto il prezioso lavoro di numerosi enti, associazioni e volontari.

In provincia di Torino sono più di 5mila i titolari di un permesso di soggiorno per asilo o protezione sussidiaria e quindi beneficiari di protezione internazionale, 3mila e 700 coloro che hanno fatto domanda di protezione temporanea: quasi 9mila persone che solo in parte sono assistite dal sistema di accoglienza.

Con l’obiettivo di condividere e consolidare una cultura dell’accoglienza dei migranti nella Città di Torino undici enti (Altrimodi S.r.l Impresa Sociale, CISV solidarietà SCS, Cooperativa Animazione Valdocco, Cooperativa BABEL, Esserci scs, Crescere Insieme, Orso CooperativaSociale, Diaconia Valdese, Liberitutti Cooperativa Sociale, Cooperativa Sociale Progetto Tenda onlus, Cooperativa Zenith) che da oltre vent’anni gestiscono i servizi di accoglienza per le persone immigrate richiedenti asilo e rifugiate della Città di Torino hanno costituito la Rete Asilo e Rifugio Torino.

La rete nasce per dialogare con il Comune di Torino e con le altre amministrazioni pubbliche del territorio della Città metropolitana, con i sindacati, le associazioni di categoria datoriali, le organizzazioni internazionali, le comunità accoglienti e per contribuire a che l’accoglienza dei richiedenti asilo e dei rifugiati sia una risorsa per il territorio.

“La Rete Asilo e Rifugio Torino, valorizzando le esperienze e le migliori pratiche degli enti gestori operanti nell’area metropolitana di Torino e promuovendo un costante dialogo con i soggetti pubblici e privati del territorio, nazionali ed europei – spiegano – contribuisce alla definizione di un modello di accoglienza, inclusione e integrazione capace di rispondere ai bisogni mutevoli delle persone migranti”.

Nelle loro intenzioni la promozione di percorsi innovativi per ampliare e rafforzare gli strumenti dell’accoglienza, dell’inclusione e dell’integrazione a Torino, la creazione di materiali informativi e campagne di sensibilizzazione per informare e coinvolgere la cittadinanza e le istituzioni a una cultura dell’accoglienza; la costruzione di alleanze con altre reti italiane ed europee, per lo scambio e la promozione di buone pratiche di accoglienza e sensibilizzazione.

Mariella Continisio