Tentato suicidio sventato, l’assessore Rosatelli ringrazia gli agenti

Un ringraziamento sentito quello di Jacopo Rosatelli ai due poliziotti del Commissariato Mirafiori di Torino, incontrati questo pomeriggio nella Questura in corso Vinzaglio, alla presenza di Vincenzo Ciarambino, Questore di Torino.

I due agenti della Polizia di Stato nei giorni scorsi hanno salvato la vita a un giovane torinese che aveva deciso di suicidarsi, lanciandosi dal balcone della sua abitazione. Un gesto estremo per porre fine a lunghi mesi di tensione e battibecchi con i genitori che non accettavano il suo orientamento sessuale.

Giunti sul posto – chiamati dallo stesso ragazzo prima di scavalcare il balcone dopo l’ennesimo litigio – hanno evitato che si lanciasse nel vuoto.

“Ho chiesto di poter celebrare questo semplice incontro come gesto di riconoscenza che la Città vuole fare ai due agenti e alla Questura di Torino per quello che hanno compiuto nel quartiere Mirafiori – ha spiegato l’Assessore Rosatelli –  I due poliziotti  – ha ricordato – sono intervenuti in un contesto problematico, in cui un giovane uomo stava per suicidarsi a causa di una complessa situazione familiare che sappiamo essere riconducibile a una difficile o mancata accettazione del suo orientamento sessuale”.

“La Città di Torino – ha sottolineato –  crede nella libertà, nelle politiche di non discriminazione, nell’autodeterminazione delle persone e, da sempre, promuove azioni a tutela di un collettivo della nostra società che è, a volte, vulnerabile come lo sono le persone LGBT : ci sono infatti ancora famiglie nelle quali l’orientamento sessuale liberamente determinato da ciascuno di noi non viene accettato. A volte questa non accettazione porta a gesti drammatici. La storia è costellata di episodi come questo, riportandoci il racconto di vite marginalizzate, rese più difficili da pregiudizi e discriminazioni.”

“E’ compito di tutte e tutti noi – ha proseguito –  contrastarli e costruire le condizioni affinché nella società, a partire dalla nostra città, ciascuna e ciascuno possa vivere liberamente, esigendo il rispetto della propria dignità, come prescrive la nostra Costituzione.”

L’assessore Rosatelli ha poi concluso ricordando un proverbio ebraico ‘Chi salva una vita, salva il mondo intero’ e ringraziando i due agenti: “Voglio ringraziare Renato ed Enrico che hanno reso onore al loro corpo, la Polizia di Stato: nelle vostre divise è scolpita la nostra Carta Costituzionale, che cammina, va incontro alle persone”.