Ricco programma per il Fringe

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Maria Pia de Vito

Al TJF Fringe il jazz si fa donna! Con artiste del calibro di Rita Marcotulli, Maria Pia De Vito, Marije Nie, Nuria Sala Grau e di numerose altre giovani artiste, il programma di quest’anno si impreziosisce di una notevole presenza femminile che ci farà scoprire quanto “l’altra metà del cielo” abbia contribuito, con sensibilità e carattere, a lasciare la sua impronta nella storia del jazz e ci farà capire quanto il tocco femminile stia alimentando la sua grandezza con creatività, poesia, perizia strumentale, composizione e danza. Al TJF Fringe avremo occasione di acclamare la stupefacente maestria della voce di Maria Pia De Vito, il potere della melodia del pianoforte sapientemente suonato dalla musicista romana di fama internazionale Rita Marcotulli, le improvvisazioni della tap dancer olandese Marije Nie che fa dei suoi piedi dinamico strumento musicale, l’integrazione dei linguaggi della danza nei movimenti della catalana Nuria Sala Grau danzatrice e coreografa affermata e molte altre contaminazioni e sperimentazioni volute, create e interpretate dall’universo femminile del jazz.

MUSICISTI IMPERDIBILI

In linea con la tradizione TJF Fringe, anche questa quinta edizione presenta nomi di spicco del panorama jazzistico internazionale che si mescoleranno con i musicisti locali in un clima di scambio e sperimentazione: il fisarmonicista Luciano Biondini, una carriera ventennale nel jazz durante la quale ha calcato i palchi di vari paesi europei e partecipato a numerosi festival, insieme a musicisti come Rabih Abou-Khalil, Enrico Rava, Javier Girotto e molti altri; il torinese Michele Rabbia, percussionista noto per le sue tessiture sonore preziose per timbrica e inventiva e per le collaborazioni con artisti del calibro di Antonello Salis, Charlie Mariano, Stefano Battaglia e che si estendono anche alla danza; Gabriele Mirabassi, uno dei massimi virtuosi odierni del clarinetto a livello internazionale, con esperienze a tutto campo accanto a jazzisti come Rabih Abou-Khalil, Enrico Pieranunzi, John Cage, Steve Swallow, il cantautore Gianmaria Testa e lo scrittore Erri De Luca; il contrabbassista Rosario Bonaccorso che, sulla scorta della tradizione dei grandi bassisti della musica afroamericana, ha saputo creare un modus artistico personale attraverso una verve intellettuale e appassionata, collezionando in trentacinque anni collaborazioni, incisioni e concerti sui palcoscenici di tutto il mondo al fianco di centinaia di artisti europei e americani; Karim Ziad, percussionista, cantante e multistrumentista algerino che ha trasportato nella batteria i ritmi tradizionali nordafricani facendoli dialogare in maniera eccelsa con le armonie complesse della fusion, per un incontro profondo tra culture; Rémi Crambes, erede della grande tradizione del violino jazz, che in Francia ha avuto i suoi massimi esponenti, è un solista sorprendente e un musicista aperto e innovativo; Raphaël Imbert, sassofonista e compositore francese, impegnato nella ricerca e sviluppo di una personale visione della musica legata alla spiritualità nella creazione del jazz, è fondatore del gruppo ‘Nine Spirits’ con cui realizza show usando la narrazione come elemento musicale; Robert Glasper, ospite del TJF Fringe grazie alla collaborazione del JAZZ:RE:FOUND, da giovane prodigio del jazz a vincitore di due Grammy Awards, ha raggiunto la maturità artistica esplorando i territori del soul, del funk, dell’hip hop e del blues, e creando un universo sonoro di incredibile forza, complessità e raffinatezza.

MUSIC ON THE RIVER

Ogni giorno il TJF FRINGE sprigionerà tutta la sua anima durante il Music on the River, lo spettacolo scenografico che vede un emozionante assolo di 15 intensi minuti a filo d’acqua in mezzo al Fiume Po, di fronte alla Circolo Canottieri Esperia. La performance simbolo del TJF FRINGE segnerà il passaggio tra la sera e la notte Fringe e incanterà il pubblico in un momento unico di poesia visiva e sonora, frutto del virtuosismo degli artisti che si alterneranno su una zattera in mezzo al fiume: venerdì 22 aprile alle 23.00 la prima a calcare l’eccezionale palco in mezzo al fiume sarà Marije Nie, percussionista danzante che utilizza i suoi piedi come strumento musicale, in una performance di tap dance; sabato 23 aprile sempre alle 23.00 lo straordinario Remi Crambes ammalierà gli spettatori con il riverbero del suo violino che si infrangerà sulle onde del Po; terzo assolo quello di Iain Ballamy, domenica 24 aprile alle 23.00, cresciuto alla scuola della grande sperimentazione del jazz inglese, darà voce al suono profondo del suo sassofono; infine, lunedì 25 aprile alle 23.45, la star internazionale della fisarmonica Luciano Biondini, porterà la sua poesia in mezzo al fiume, dialogando con le magiche rifrazioni delle sponde.

NIGHT TOWERS

Per il terzo anno consecutivo le Night Towers, stupiranno il pubblico con gli spettacolari concerti dalle tre torri temporanee di piazza Vittorio. Ogni sera i musicisti in cima alle Night Towers daranno vita a un dialogo di note ‘a distanza’, che abbraccerà la platea raccolta in questo incredibile triangolo scenico. Venerdì 22 aprile alle 23.20 il trio torinese Edna composto da Andrea Bozzetto, Stefano Risso e Mattia Barbieri darà vita a un concerto pensato appositamente per far ballare il pubblico del TJF Fringe; alle 23.20 di sabato 23 aprile Thomas Strønen e Iain Ballamy presenteranno il loro ultimo lavoro, Food, una tessitura di suoni e spazi ambient impreziositi dalla presenza del trombone di Gianluca Petrella; domenica 24 aprile sempre alle 23.20 la cantante irlandese Wallis Bird travolgerà la piazza dando sfogo alla sua straordinaria estensione vocale, passando da sussurri delicati a urla esplosive; mentre per l’ultimo spettacolo dalle Night Towers – lunedì 25 aprile alle 21.00 – il polistrumentista algerino Karim Ziad incontrerà Vincent Mascart, David Aubaille e Simone Bellavia portando al TJF Fringe il suo progetto Ifrikya, in cui le armonie del jazz dialogheranno con i ritmi della tradizione nordafricana e del funk.

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Karim Ziad

MAO Museo d’Arte Orientale

Quest’anno il MAO Museo d’Arte Orientale accoglie una nuova sezione del TJF Fringe che vede protagoniste due discipline artistiche tangenti, danza e musica, per dare spazio a nuove forme e idee, oltre che valorizzare il festival come evento sociale, rituale. Grazie alla collaborazione del MAO Museo d’Arte Orientale, dal 23 al 25 aprile alle 17.00, il pubblico potrà assistere a tre performance di danza contemporanea, danza indiana e tap dance che racconteranno l’universo femminile attraverso tre diverse prospettive. Sabato 23 aprile le danzatrici Sara Orselli e Frida Vannini metteranno in scena I frammenti di Lady Macbeth, con la coreografia rapida e sospesa di Simona Bucci e le note di due giovani jazzisti Enrico Degani e Matteo Ravizza; domenica 24 Nuria Sala Grau si esibirà ne Le voci da una riva all’altra e il battere ritmico dei suoi piedi nudi sulle percussioni di Federico Sanesi – uno dei più grandi interpreti italiani di tabla e percussioni indiane – sprigionerà tutta l’energia dell’antica danza indiana Bharatanatyam; infine lunedì 25 aprile, la visionaria ballerina olandese Marije Nie, che usa i propri piedi come strumento, seguirà le percussioni di Michele Rabbia dando vita allo spettacolo di tap dance al profumo d’Oriente Dancin’ with the MAO, intriso di magia e umorismo.

FOOD, TRI(O)KÀLA, IFRIKIA, LINGOMANIA

Imperdibili nel variegato programma del festival le strepitose esibizioni di Food, Tri(o)kàla, Ifrikia e Lingomania. Si inizia venerdì 22 al Magazzino sul Po, per  continuare sabato 23 sulle Night Towers, con il magico ibrido di tecnologia e improvvisazione, ambient e dance proposto dal progetto Food di Thomas Strønen, Iain Ballamy qui con Gianluca Petrella; sabato 23 al Circolo Canottieri Esperia, tre mostri sacri del jazz nostrano, Rita Marcotulli al pianoforte, Ares Tavolazzi al contrabasso, Alfredo Golino alla batteria, uniti nel progetto Tri(o)kàla daranno vita a una performance che intreccia note e sentimenti e dà forma a quella magia che solo musicisti di alto caratura sanno creare; domenica 24 al Magazzino sul Po e lunedì 25 sulle Night Towers, sarà la volta di un ospite d’eccezione, l’algerino Karim Ziad, uno dei più grandi percussionisti della scena internazionale con la sua musica dalle radici gnawa, che si esibirà in Ifrikia insieme alla maestria di Vincent Mascart, David Aubaille e Simone Bellavia; sabato 30 alla Magnifica Preda (Quadrilatero Romano) potremo rivivere lo spirito dei Lingomania, un gruppo di all stars che della sintesi dei linguaggi ha fatto il vessillo di un jazz straordinariamente moderno e consapevole. In occasione dei trent’anni dalla pubblicazione del loro grande successo “Riverberi”, si riuniscono al TJF Fringe i maestri Maurizio Giammarco, Giovanni Falzone, Umberto Fiorentino, Furio Di Castri e Roberto Gatto per rileggere brani inediti e nuove composizioni, testimonianza della forza e ricchezza della loro storia musicale.

Lingomania (ph. Stefania-Rossi)
Lingomania (ph. Stefania-Rossi)

OMAGGI e FESTIVAL JAZZ DI EDIMBURGO

Come da tradizione, il TJF Fringe anche quest’anno renderà omaggio a indimenticabili musicisti internazionali che hanno scritto alcune pagine della musica mondiale come Joni Mitchell, Jean-Luc Ponty e Albert Ayler. La loro musica verrà riproposta da professionisti di altissimo livello che regaleranno al pubblico una vera e propria delizia di suoni e note. Sabato 23 al Magazzino sul Po il timbro deciso di Maria Pia De Vito farà rivivere la voce e i testi ricercati e poetici di Joni Mitchell; domenica 24, al Des Arts, il violinista francese Remi Crambes presenterà, per la prima volta in Italia, un progetto dedicato al suo maestro, il violinista fusion di fama internazionale Jean-Luc Ponty; infine, lunedì 25, sempre al Des Arts, il grande sassofonista Raphaël Imbert renderà il meritato tributo allo statunitense Albert Ayler, considerato uno dei musicisti più influenti del free jazz degli anni ’60. Insieme agli omaggi, il TJF Fringe 2016 propone un gemellaggio musicale e lo fa con il Festival Jazz di Edimburgo che, come il TJF Fringe, lavora molto sulle nuove tendenze e contaminazioni. Fulcro del gemellaggio saranno due appuntamenti musicali: venerdì 22 aprile al Blah Blah, Tom Bancroft e Furio Di Castri, musicisti e compositori di grande esperienza, incontrano due giovani talenti del jazz europeo nel progetto originale Edinburgh Project, mentre lunedì 25 aprile al Magazzino sul Po, in anteprima assoluta in Italia, il gruppo scozzese Thunkfish proporrà un mix di jazz, punk, trash, prog, funk e fantascienza.

PALCO FRINGE in piazza Vittorio Veneto

Piazza Vittorio Veneto, cuore pulsante del TJF Fringe, accoglierà il Palco Fringe sul quale si consumerà la collaborazione con Auand records. Ogni giorno alle 19.30, l’etichetta pugliese presenterà un gruppo di punta della propria produzione discografica: venerdì 22 aprile toccherà ai Luz, trio fondato a Roma nel 2011, che ha portato – in oltre 140 concerti tra Italia ed Europa – un sound intenso che affonda nella tradizione afroamericana fino a diramarsi nelle culture musicali europee e mediterranee; sabato 23 aprile la talentuosa contrabbassista romana Caterina Palazzi torna con i Sudoku Killer per presentare il loro ultimo disco Infanticide in un concerto tra jazz nord-europeo, rock psichedelico e suggestioni dal noise e dalla musica da film; domenica 24 aprile il trio Andymusic porterà sul Palco Fringe la personale esplorazione di mondi sonori sconosciuti che assecondano la natura umana, imprecisa e destinata a subire il tempo, elemento fondamentale della musica; infine lunedì 25 aprile Matteo Bortone, Miglior Nuovo Talento Italiano al Top Jazz 2015, presenta per la prima volta a Torino il sound del quartetto italofrancese Travelers, un mix di melodie forti, song malinconiche tra jazz contemporaneo e rock/pop.

CINEMA e JAZZ AL BLAH BLAH

Il TJF Fringe da sempre unisce la musica alle altre arti, per coinvolgere il pubblico in eventi unici e avvicinarlo al jazz; così anche il cinema trova il suo spazio con due proiezioni pomeridiane al Blah Blah. Sabato 23 aprile, ore 16.00, potremo vedere il risultato del progetto indipendente Big Fun, nato in seno al TJF Fringe per iniziativa di due giovani filmmaker torinesi, Yukio Unia e Valeria Ferrari, che hanno documentato l’esperienza del Fringe In The Box (sezione sperimentale del TJF Fringe che per due anni ha avvicinato jazzisti e musica elettronica) e ne hanno tratto una riflessione sul rapporto tra questi due generi musicali apparentemente distanti, dedicato al regista e amico prematuramente scomparso Alessandro Tannoia. Domenica 24 aprile, il documentario One Million Steps di Eva Stotz, seguirà letteralmente i passi di Marije Nie; l’eclettica ballerina-musicista (che usa i propri piedi come strumento) approda in una Istanbul sconvolta dalle proteste civili del 2013, scoprendone a poco a poco la gente, i suoni e i colori e raccontandone i cambiamenti tra arte, politica, vita e libertà. Il film, giudicato Migliore Documentario al Mumbai Short Film Festival, ha partecipato a oltre venti festival in tutto il mondo e sarà presentato da Marije Nie.

AREA DANCE

Anche quest’anno, non può mancare nel variegato programma del TJF Fringe uno spazio tutto dedicato alla danza, i cui passi e movenze scuoteranno, dal 22 al 25 aprile, l’AREA DANCE di piazza Vittorio Veneto. Una ricca proposta di percorsi stilistici, che spazieranno dal Jazz Fusion al Funky, dal Charleston alla House e allo Swing, coinvolgendo ballerini esperti e appassionati in performance, workshop e contest sonorizzati dal vivo da band effervescenti, ogni giorno alle 16.00, e poi con gli afterparty di mezzanotte al Lab. Ad “aprire le danze” saranno, venerdì 22, le tre ballerine moscovite Matryoshki in Jazz, regine dei palchi internazionali con un repertorio dal jazz anni ’30 e ’40 al funky e alla housedance, che ammalieranno il pubblico con una performance irripetibile accompagnate dai Flarping Project e continueranno, sabato 23, con workshop e contest dedicati alla housedance sul sound del beatmaker Frank Sativa e del giovane sassofonista Paolo Celoria. Sarà poi lo swing a farla da padrone con gli acclamati ballerini torinesi Turincats, Dusty Jazz e Max&Serena che, domenica 24, trascineranno il pubblico in vorticose danze sui ritmi charleston e blues da ballroom anni ’30 della Gatsby Orchestra, e lunedì 25 chiuderanno con gli attesissimi workshop di lindy hop e il contest Jack e Jill, mentre i The Bouncing Cats scalderanno il palco. Gli afterparty al Lab vedranno alternarsi il Flarping Project con le percussioni di Dino Pelissero, l’arpa di Sara Terzano e il basso di Umberto Mari (venerdì 22); Educazione Sabauda sarà un set d’eccezione condotto dal rapper Willie Peyote (sabato 23); poi rhytm&blues, soul e rock ‘n’ roll con la calda voce di Fiorella ‘InBloom’ Coppola degli Sugar Nanny and the Hot Dogs (domenica 24); e, infine, i The Bouncing Cats dal bounce irresistibile che chiuderà l’altalena di danze e musica di quest’anno con un repertorio di grandi nomi del jazz e produzioni originali (lunedì 25).

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COOKING & TALKING

A seguito del grande successo dello scorso anno, torna l’area food del TJF Fringe. Il Cooking & Talking in piazza Vittorio Veneto offrirà momenti di degustazione e divulgazione enogastronomica, rigorosamente a suon di musica, in collaborazione con il Barolo Jazz Club e VNK Love Street Food. Dal 22 al 25 aprile, il Cooking & Talking proporrà al pubblico del jazz nuovi spunti di convivialità, scoperta e svago con i Jazz Talk di Mauro “MAO” Gurlino che, nel salotto allestito in piazza per l’occasione, ospiterà i volti delle aziende enogastronomiche protagoniste e i migliori Street Fooders italiani selezionati da VNK Love Street Food. Il pubblico avrà così modo di ascoltare esperti dialogare sulle teorie del gusto, sui vini da bollicine, sull’importanza delle materie prime e sull’unione di sinfonie e sapori per rilassare i sensi e, contestualmente, di apprezzare e gustare i sapori e le tradizioni del migliore cibo di strada italiano.