Lingua Madre, incontro con le vincitrici

In occasione della XII edizione di Portici di Carta sarà presente anche quest’anno, con il consueto incontro dedicato alle autrici, il Concorso letterario nazionale Lingua Madre, progetto permanente di Regione Piemonte, ideato nel 2005 da Daniela Finocchi e diretto a tutte le donne straniere (o di origine straniera) residenti in Italia.

Domenica 7 ottobre 2018 due delle vincitrici della XIII edizione Marcela Luque e Madeleyn Eugenia Mendoza Márquez, racconteranno se stesse e l’esperienza della scrittura al pubblico (ore 10,30, Oratorio San Filippo, via Maria Vittoria 5, Torino).

Daniela Finocchi

Il progetto opera sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura – l’istituto autonomo del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – e in tredici anni è diventato qualcosa di più grande e complesso, svolge oltre 100 incontri ogni anno su tutto il territorio nazionale con laboratori, presentazioni, convegni, reading e tanto altro. Inoltre, dal ricco materiale di narrazioni raccolte sono nate e continuano a svilupparsi tante altre iniziative e progetti che vanno dalla realizzazione di video e prodotti multimediali a mostre, libri, spettacoli teatrali tratti dai racconti e festival internazionali. A questo si aggiunge la collaborazione con le Università italiane, tra le più recenti quella con la Statale di Milano e l’Università degli Studi di Torino.

Oltre 6000 il numero delle autrici che hanno scritto, fotografato, condiviso in tutti questi anni di lavoro intorno alla narrazione, alla cultura, alla relazione tra donne e se a queste si aggiungono quelle che durante tutto l’anno scrivono e interagiscono con i social i numeri si moltiplicano.

Al Concorso si possono inviare racconti e/o fotografie e le opere selezionate ogni anno sono pubblicate in un’antologia, edita da SEB27.

Non vengono messi limiti, né barriere, si può scrivere e fotografare a qualsiasi età e in qualsiasi condizione, che si sia una bambina delle elementari o una donna detenuta e si può partecipare da sole, con opere realizzate a quattro mani, ma anche in gruppo. E se l’italiano scritto non lo si padroneggia ancora, non importa, ci si può far aiutare da un’altra donna italiana. Intorno al progetto si è creata negli anni una vasta rete di collaborazioni con enti, istituzioni, centri quali SPRAR o CPIA – il bando viene distribuito in tutte le scuole italiane di ogni ordine e grado, nelle carceri, nelle tante associazioni che seguono e sostengono il progetto – e una “comunità allargata” che continua a esprimersi e confrontarsi durante tutto l’anno, anche grazie al sito, al blog e ai social. Scopo del progetto è quindi dare voce a chi spesso non ce l’ha e creare occasioni di scambio, relazione, conoscenza.

Anche se non è teso a scoprire “talenti emergenti”, pur tuttavia quasi tutte le scrittrici che sono oggi considerate di riferimento nell’ambito della letteratura italiana interessata ai temi della migrazione sono state autrici del Concorso Lingua Madre: da Cristina Ali Farah a Gabriella Kuruvilla, da Laila Wadia a Claudileia Lemes Dias, da Candelaria Romero ad Anna Belozorovich, Rosana Crispim da Costa e tante altre.

Sono partner del Concorso con premi speciali: Slow Food – Terra Madre, Torino Film Festival, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Rotary Club Torino Mole Antonelliana, Consulta Femminile Regionale del Piemonte.

Il Concorso si avvale inoltre del patrocinio di: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, We Women for Expo, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Pubblicità Progresso Fondazione per la Comunicazione Sociale.