Sotto la Mole una rendicontazione in stile anglosassone

popularfinancialreporting_011Gruppo consolidato Città di Torino (il Comune più una quindicina di società partecipate, tra controllate e collegate, una ventina di fondazioni e cinque consorzi) assicura quotidianamente nel capoluogo piemontese a migliaia di cittadini.
Un’attività grande, articolata, complessa e con un impatto non indifferente sull’economia reale del territorio, i cui risultati gestionali – in termini di rapporto tra risorse impiegate e risultati ottenuti, tra costi e benefici per la comunità – vengono descritti in modo semplice e chiaro nelle ottanta pagine che costituiscono il Popular Financial Reporting, uno strumento di rendicontazione da tempo utilizzato dalle amministrazioni pubbliche negli Stati Uniti, in Canada e Australia e, con quello realizzato per il Gruppo Città di Torino, per la prima volta redatto anche nel nostro Paese.
Che cosa emerge dal quadro offerto dal primo Popular Financial Reporting italiano? Ad esempio che la Città di Torino nel 2014 ha investito 52 milioni di euro nella cultura perché ritenuta uno “strumento strategico di promozione turistica e del territorio”, quindi un fattore di sviluppo economico. Poi, che il bilancio di Palazzo Civico ha destinato una parte importante delle proprie risorse, 227 milioni di euro, per offrire servizi socio-assistenziali ad anziani, a disabili e sostegno alle fasce più deboli della popolazione (70mila i torinesi seguiti dai servizi sociali). Altro dato, che 151 milioni sono andati all’istruzione per gestire asili nido, materne, mense scolastiche e altri servizi educativi, e inoltre che 223 milioni di euro è quanto è stato stanziato per la cura dell’ambiente e di un territorio cittadino che conta 21 milioni di metri quadri di verde, 110mila piante, 50mila alberi in nei boschi della collina e 275 aree gioco.
La versione completa  del Popular Financial Reporting, con tutti i dati, le descrizioni e i commenti, è disponibile online sul portale web della Città di Torino.