Nel comprensorio verde di Parco Dora, in quel territorio un tempo sito siderurgico, poi dismesso e oggi trasformato in parco urbano, nascerà un parco culturale dedicato alla Torino industriale; un autentico museo a cielo aperto, volto a rappresentare la storia del passato sociale e produttivo di Torino.
L’idea, basata sul recupero della memoria, è frutto di un concorso di idee promosso dalla Città.
Ad aggiudicarsi il premio di 10 mila euro per la migliore proposta è stato il raggruppamento temporaneo Ri.Co.Di.Ri.Tu rappresentato dall’architetto torinese Angelo Rinallo.
Il contesto geografico e storico dell’ottocento, l’età del “ferro e dell’acciaio”, la successiva deindustrializzazione e la contemporanea sfida della rigenerazione: questi i quattro percorsi tematici del museo.
L’allestimento sarà sia materiale, sia virtuale.
Nell’area verrà collocato un vero e proprio anello espositivo che si svilupperà sfruttando gli attuali sentieri pedonali lungo i quali verranno disposti elementi di arredo, di copertura, panchine, pannelli grafici, sistemi per effetti luminosi e sonori – grazie ai quali s’intende creare spazi esperienziali di osservazione, di pausa, riflessione e comprensione delle emergenze architettoniche post-industriali.
L’allestimento virtuale del parco Iron Valley, invece, prevede l’implementazione dei contenuti digitali in possesso della Città, ma anche dei cittadini che vogliano condividerli, affinchè il pubblico, attraverso percorsi tematici, gallerie multimediali, timeline, slide-shows, mappe concettuali e mappe georeferenziate che narrano la storia del sito, possa interagire e approfondire la propria conoscenza su quest’area cittadina.
Gli allestimenti materiali sarebbero, dunque, integrati con i contenuti digitali del ToolKit promosso da MiBACT – ICCU – MOVIO – un open source a disposizione delle istituzioni per la valorizzazione dei patrimoni culturali.
La proposta ideativa, acquisita dalla Città, si concretizzerà entro la prossima estate.
Grazie ai fondi di AxTO, il progetto della Città di Torino per la riqualificazione e la sicurezza delle periferie finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per quest’azione verranno spesi 385 mila euro.
“La scelta di fondo di questo importante progetto sotto il profilo culturale e della memoria storica della città industriale – sottolinea Francesca Leon – è quella di adottare soluzioni tecnologiche con un impatto contenuto in termini di costi di avvio e, soprattutto, di piena sostenibilità per la gestione e la manutenzione successiva. Peraltro l’identità del museo all’aperto si ispira al mondo delle ferriere senza sottovalutare il passato agricolo e rurale precedente alla realtà industriale e la trasformazione contemporanea in giardino urbano. Il sistema di illuminazione proposto oltre ad avere un interessante impatto scenografico in relazione al recupero della memoria dei luoghi avrà la duplice funzione di rendere gli spazi fruibili con maggiore sicurezza durante le ore notturne”.