L’affidamento familiare è l’accoglienza temporanea nella propria casa e nella propria vita di un bambino o di un ragazzo, mantenendo il legame con la sua famiglia di origine. Si tratta dunque di un aiuto al minore, al quale viene data la possibilità di crescere in un ambiente familiare sereno, mentre i suoi genitori naturali sono in difficoltà.
Sono diverse le tipologie di affidamento, vediamole nel dettaglio:
– Residenziale a terzi: prevede l’aiuto e il sostegno a un minore da parte di una famiglia, coppia o single senza alcun rapporto di parentela con il minore. Il bambino viene accolto presso la propria casa, con l’impegno di assicurargli il mantenimento, l’educazione, l’istruzione, le relazioni affettive e comunque un’adeguata risposta ai bisogni di cui necessita.
– Residenziale a parenti (entro il quarto grado): si verifica in caso di gravi difficoltà nella cura e dell’educazione da parte dei genitori tali da rendere necessario l’allontanamento temporaneo dallo stesso oppure per situazioni urgenti e non prevedibili, quali ricoveri ospedalieri, irreperibilità dei genitori.
– Familiare di bimbi piccoli, da zero a due anni (il “Progetto Neonati”): prevede l’accoglienza in famiglia per un breve periodo quale alternativa all’inserimento in comunità.
– A famiglie comunità: una coppia affidataria può ospitare fino a 6 bambini, compresi i propri figli minori.
– Familiare di minori in situazioni di emergenza: riguarda i minori coinvolti in situazioni che diventano improvvisamente gravi, tali da richiedere un allontanamento immediato dalla famiglia originaria: si tratta di un servizio di “pronto intervento” alternativo all’inserimento in una struttura residenziale.
– Familiare di un genitore solo con bambini: questa tipologia prevede l’accoglienza del genitore solo e del bambino da parte di famiglie affidatarie che possono garantire il soddisfacimento dei bisogni primari, relazioni significative e positivi modelli familiari.
– Reti di famiglie: gruppi di famiglie volontarie aggregate e organizzate in o facenti parte di associazioni, famiglie che possono accogliere minori all’interno del proprio nucleo oppure offrire un significativo supporto direttamente presso la famiglia del minore o con altre modalità.
– Diurno familiare: tipo di affido come forma volontaria di sostegno al minore e alla famiglia, da parte di singoli o famiglie; si differenzia dall’affidamento residenziale perché non prevede la permanenza continuativa del minore presso l’affidatario.
– Da famiglia a famiglia: il bambino rimane nella sua famiglia e nella sua abitazione mentre una famiglia solidale disponibile s’impegna a prendersi cura di tutto il nucleo familiare, bambino e genitori compresi.