Perché andare su Marte ? Lo scopo della missione è di effettuare ricerche di esobiologia (da cui ExoMars) per studiare origine, sviluppo, distribuzione della vita nell’universo, ma soprattutto per confermare definitivamente la presenza di vita sul Pianeta Rosso.
“E’ questa – spiegano a Thales Alenia Space – una delle questioni più dibattute dei nostri tempi. Le risposte vanno cercate nello studio dell’atmosfera del pianeta, nella sua struttura interna, nella distribuzione del ghiaccio e dei minerali sulla superficie e sullo strato immediatamente inferiore del suolo di Marte.”
Attraverso una serie di strumenti presenti a bordo (Nomad, Acs, Cassis e Frend), la sonda Tgo (Trace gas orbiter) analizzerà l’atmosfera di Marte, studiandone le variazioni stagionali, la temperatura e altri parametri per capire come le caratteristiche atmosferiche cambiano e influenzano il clima marziano.Gli strumenti misureranno anche la superficie di Marte e riveleranno l’eventuale presenza di depositi di acqua ghiacciata, appena al di sotto del suolo. Le informazioni raccolte saranno utili per trovare nuovi indizi di vita e per identificare i migliori punti di atterraggio delle missioni future.
Il modulo sperimentale di atterraggio Schiaparelli si limiterà (attraverso il programma Amelia, lo strumento Comars+ e la fotocamera Deca) a verificare il funzionamento di una serie di tecnologie di discesa ed atterraggio – materiali in grado di resistere fino a 1500 gradi centigradi, il sistema di paracadute, il sistema di altimetria radar e il sistema di propulsione a propellente liquido.
Una volta “ammartato” le sue batterie non gli consentiranno di superare gli 8 giorni marziani di vita. Nonostante ciò, Schiaparelli attiverà Dreams, una sorta di laboratorio composto da una suite di sensori, che lavorerà come una sorta di stazione meteo rilevando pressione, temperatura, umidità, velocità e direzione dei venti. radiazione solare e misurando anche i campi elettrici sulla superficie, utili per comprendere meglio come si formano le gigantesche tempeste di vento e polvere su Marte.
Sulla base di dati raccolti in questa prima esplorazione verrà realizzata la missione del 2018, in cui Torino avrà un ruolo ancora più importante. Dovrà infatti realizzare un rover, un modulo per l’esplorazione della superficie di Marte sullo stile di quelli lanciati dalla Nasa, il cui centro di controllo sarà nella sede di Altec, società pubblico – privata partecipata da Thales Alenia Space e dall’Agenzia Spaziale Italiana.