Progetto scambi internazionali. Istituito un tavolo di coordinamento

Da diversi decenni la Città di Torino ha avviato un progetto di scambi internazionali rivolto a giovani dai 13 ai 30 anni  per infondere nella gioventù  europea un senso di cittadinanza attiva, di solidarietà e dialogo interculturale. Gli Scambi internazionali sono esperienze all’estero, in parte finanziate dall’Unione Europea, che consentono a gruppi di giovani provenienti da diverse parti d’Europa d’incontrarsi, scoprire le rispettive culture e scambiarsi conoscenze e idee con la supervisione di group leader.Ogni scambio è incentrato su un tema  (sostenibilità, ambiente, dialogo interreligioso, diritti umani, lavoro, tradizioni, cittadinanza attiva, tradizioni, Europa che viene affrontato attraverso i metodi dell’educazione non formale (giochi di ruolo, simulazioni, workshop, attività all’aria aperta, ecc.).

Una preziosa opportunità per mettere alla prova la conoscenza dell’inglese e fare nuove amicizie.

Negli anni, la Città attraverso i propri uffici ha saputo sviluppare una specifica professionalità in materia, accumulando un significativo patrimonio di esperienze e di contatti a livello internazionale. Nel contempo, il sostegno europeo ai programmi di scambi ha favorito, a partire dal 2000, la nascita di nuove realtà associative, prevalentemente giovanili, che aderendo ai vari programmi di scambi si sono pian piano affiancate alla Civica Amministrazione, completando l’offerta riservata al territorio torinese.

Al fine di garantire la maggiore partecipazione possibile ai programmi di scambio da parte dei e delle giovani e un trattamento omogeneo nei loro confronti da parte delle associazioni che promuovono tale attività, si rende necessario istituire un tavolo di coordinamento tra le associazioni territoriali operanti nel settore e la Città, con l’obiettivo di aumentare l’impatto sul territorio delle progettualità in uscita e in arrivo attraverso una maggiore sinergia, ascolto e collaborazione.

Nell’ambito dei programmi di scambi giovanili la Città assume due principi:

– per quanto riguarda i progetti in partenza, intende allargare la platea dei e delle giovani coinvolti, favorendo la partecipazione a tali progetti anche ai ragazzi e alle ragazze con minori opportunità come da obiettivi della Commissione europea. A tale proposito, il tavolo di coordinamento dovrà necessariamente interloquire con tutti quei soggetti (come i Centri di Protagonismo Giovanile, associazioni di educazione di strada o altre del territorio) che non si occupano di mobilità giovanile, ma che lavorano quotidianamente con giovani con minori opportunità o appartenenti a classi sociali o territori vulnerabili;

– per la mobilità in arrivo va invece valorizzata nell’ottica di una crescita della visibilità internazionale della città. I e le giovani, provenienti da altri paesi e che vi faranno ritorno dopo un significativo periodo di permanenza a Torino, diventano ambasciatori e ambasciatrici della nostra città nei loro territori di origine, creando contatti positivi e durevoli non solo a livello della società civile, ma anche della ricerca, dell’impresa, e del turismo. L’obiettivo è quindi quello di sostenere le progettualità incoming attraverso la facilitazione nel dialogo con altre istituzioni sul territorio, l’attivazione di convenzioni e sconti, e in generale attraverso tutte quelle azioni che semplifichino il lavoro delle associazioni e l’arrivo dei ragazzi e delle ragazze.

Attraverso il mantenimento delle azioni dirette e la creazione di un tavolo di coordinamento con le realtà del territorio, la Città di Torino intende rilanciare la propria azione nell’ambito della mobilità giovanile nei prossimi anni, elaborando annualmente linee di indirizzo e di coordinamento complessivo.

“Il Comune di Torino mantiene e potenzia il servizio di informazione e di accoglienza per gli scambi giovanili internazionali in partenza e in arrivo, adattandolo ai tempi e mettendo in sinergia l’enorme patrimonio di esperienze del servizio e le competenze e il dinamismo del privato sociale”, conferma l’Assessore ai Diritti e alle Politiche giovanili Marco Giusta. “Partecipare a un progetto di scambio internazionale vuol dire consentire a un gruppo di giovani provenienti da diverse parti d’Europa di incontrarsi, scoprire le rispettive culture, scambiare conoscenze e idee, mettersi in gioco e imparare a cavarsela. Inoltre permette di acquisire competenze e capacità spendibili nel mondo del lavoro, dell’associazionismo e in generale allargare il proprio orizzonte. Abbiamo due obiettivi per il lungo periodo: allargare la possibilità di partire ai e alle giovani con minori opportunità e al contempo migliorare i servizi di accoglienza sul territorio per i e le giovani incoming per creare ambasciatori e ambasciatrici di Torino nei Paesi di origine”.