Quando l’amore per Torino si trasforma in aiuto per i cittadini più fragili

Nei giorni scorsi alcune associazioni del volontariato hanno segnalato un aumento del 70% delle richieste di aiuto alimentare soprattutto nella zona Nord di Torino.

L’Amministrazione Comunale per affrontare l’emergenza epidemiologica da Covid-19 ha messo a punto il progetto ‘Torino Solidale’, un sistema che consente il coordinamento delle risorse offerte dalla Città e dalla comunità locale per rispondere alle difficoltà e al disagio della popolazione in situazione di fragilità personale, sociale ed economica. Tra le tante azioni messe in campo vi è la rete di base per la distribuzione dei beni alimentari e di prima necessità: 12 snodi cui collaborano associazioni, Case di quartiere, cooperative, Arcidiocesi, Sermig. Le associazioni coinvolte assicurano rifornimento, stoccaggio e distribuzione dei beni e dei servizi a enti di volontariato impegnate nella distribuzione e direttamente alle famiglie attraverso consegne e domicilio.

In questi giorni Sonia Schellino, vicesindaca della città di Torino, ne ha tracciato un bilancio. Sono stati distribuiti oltre 20mila pacchi alle persone in difficoltà, grazie all’aiuto di più di 300 volontari che hanno effettuato a regime circa 1000 consegne al
giorno attraverso i 12 snodi della rete. L’attività di costruzione dei panieri solidali si stabilizzerà in uno spazio dedicato in zona Falchera, dove ci saranno anche occasioni di formazione e tirocinio su questo tipo di attività, a sottolineare come l’attenzione
della Città per le persone fragili sia un obiettivo prioritario.

Accanto all’impegno corale di istituzioni e volontariato sociale emergono storie di singoli individui che si sono spesi, e continuano a impegnarsi, per aiutare le persone in difficoltà.

Tra queste Fabio Giuseppe Gaido, torinese, che da molti anni vive all’estero con la famiglia. Il suo cuore però è sempre stato legato a Torino con cui ha mantenuto uno stretto contatto e una fitta rete di rapporti.

“Quando è cominciata l’emergenza sanitaria ho subito pensato a cosa potevo fare, come potevo rendermi utile. Ho iniziato con una donazione personale che ho utilizzato per l’acquisto di generi alimentari. Poi, nelle settimane successive, ho raccolto altri fondi fino a raggiungere gli attuali 116mila euro, tra donazioni in denaro e in merce”.

L’esperienza nel mondo della ristorazione gli ha consentito di avere subito un’idea di cosa poteva servire su larga scala perché le richieste di aiuto aumentavano di giorno in giorno. E per incrementare le donazioni, Gaido si è rivolto ai soci del circolo Golf
Torino-la Mandria di cui è vicepresidente, a tutti i vecchi amici del Collegio San Giuseppe che ha frequentato negli anni in cui ha vissuto a Torino, ai soci del MonteCarlo Golf club di cui fa parte, e a tante altre realtà: “chi sta meglio può aiutare chi ne ha bisogno”.

Gaido ha acquistato personalmente grandi quantitativi di generi alimentari, fino a 40 bancali, che ha trasportato con un camion fino al centro di stoccaggio generale della Città in via San Marino, snodo principale di Torino Solidale.

“Qui sono preparati i pacchi destinati alle famiglie che sono consegnati al loro domicilio grazie all’impegno degli uffici comunali e dei volontari. Ogni hub ha una lista delle persone indigenti presenti sul quella fetta di territorio. Fin dall’inizio ho voluto essere trasparente verso coloro che mi hanno dato fiducia. Per questa ragione chi ha contribuito può controllare gli scontrini che metto a loro disposizione, inoltre tutte le operazioni hanno avuto e continuano ad avere la supervisione dell’associazione nazionale Carabinieri – sezione di Torino di cui faccio parte. Quando consegniamo i generi alimentari è sempre presente qualcuno di loro, a cui voglio esprimere la mia gratitudine per il lavoro svolto così come ringrazio tutti i donatori. Senza il loro prezioso aiuto e sostegno tutto questo non sarebbe stato possibile”.

Oggi il carabiniere in congedo deve affrontare un’altra sfida: trovare altre persone che desiderano aderire all’iniziativa e offrire nuove donazioni. “In questo momento il mio impegno è rivolto alla raccolta di altre sponsorizzazioni. L’obiettivo è poter continuare a dare un sostegno alle molte persone che vivono in povertà a causa della crisi economica inasprita dall’emergenza sanitaria. Spero che la mia esperienza sia una testimonianza utile a sollecitare la partecipazione di quanti desiderano dare un
contributo”.

Per informazioni sull’iniziativa è possibile rivolgersi alla rete Torino Solidale torinosolidale@comune.torino.it oppure direttamente a Fabio Gaido fgaido@monaco.mc