Festa della Liberazione, il 25 Aprile una maratona web: voci, musica e storie per non dimenticare

 

#Torino25aprile, 70 realtà culturali coinvolte, oltre 200 contenuti tra filmati, musica e racconti, più di 300 ospiti

Rimane accesa la memoria del 25 aprile e le tradizionali celebrazioni, sospese a causa dell’emergenza sanitaria in corso, trovano posto online. Tanti gli appuntamenti virtuali, per continuare a festeggiare insieme, ora più che mai, la data simbolo della rinascita del nostro Paese, nel suo 75esimo anniversario.

La festa della Liberazione 2020 sarà una lunga maratona web, con oltre 200 contenuti tra filmati, musica e racconti, 70 realtà culturali coinvolte e più di 300 ospiti tra scrittori, sociologi, storici, attori e politologi – realizzata dalla Città di Torino insieme con il Polo del ‘900, il Museo Diffuso della Resistenza, le Biblioteche Civiche Torinesi, il Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale; in collaborazione tecnica con il Consorzio TOP-IXmedia partner il Centro di Produzione della RAI di Torino, il TGR e La Stampa.

A partire dalle 10 fino alle 18, i cittadini sono invitati a partecipare agli appuntamenti di sabato 25 aprile, collegandosi ai siti www.comune.torino.itwww.cr.piemonte.itwww.lastampa.it nella sezione dedicata e sui canali web che hanno richiesto di condividere l’iniziativa (i soggetti – giornali online, blog, associazioni, organizzazioni, ecc. – che volessero trasmettere la diretta online possono farlo inviando la richiesta via mail a streaming@top-ix.org, fino al 23 di aprile). Da seguire sui social con l’hashtag #Torino25aprile.

Ad animare la giornata una pluralità di voci, ricordi e riflessioni.

A cominciare da aneddoti e racconti sul significato del 25 aprile e sulla sua eredità, con il contributo, fra gli altri, di Alessandro Barbero, Lucio Levi, Gianni Oliva, Mirco Carrattieri, Gustavo Zagrebelsky con la partecipazione di storici ed esperti del Polo del ‘900 e degli Enti partner come Barbara Berruti, Angelo D’Orsi, Marcella Filippa, Giovanni De Luna, Luca Rolandi, Luciano Boccalatte, Diego Guzzi, Roberto Mastroianni e Carlo Greppi.

Si potranno ascoltare gli interventi dei protagonisti della Liberazione come Bruno Segre, sul tema della resistenza tra neofascismo e coronavirus e Maria Grazia Sestero con l’invito a #bellaciaoinognicasa, flash mob dal balcone che unirà tutta Italia (ore 15).

Il 24 aprile, alle ore 18, la Sindaca Chiara Appendino poserà una corona d’alloro in piazza Palazzo di Città davanti alle lapide posta in memoria del conferimento della medaglia d’oro alla resistenza a Torino. Successivamente, nel cortile del Palazzo Comunale, la Banda Musicale della Polizia Municipale suonerà per la cerimonia. Per condividere il momento con la cittadinanza il video verrà trasmesso, il giorno successivo, durante la maratona online.

Grazie alla collaborazione degli archivi cinematografici – come l’Archivio Storico della Città di Torino e l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza – saranno condivisi filmati storici inediti, con immagini della liberazione a Torino, in Piemonte e in Italia.

Numerosi i reading, dedicati alle parole di scrittori del passato che vengono in soccorso al presente come Antonio Gramsci, Renata Viganò, Beppe Fenoglio, Primo Levi, Elio VIttorini in collaborazione con Istoreto, Fondazione Vera Nocentini, Fondazione Goria, Istituto Piemontese A. Gramsci e il Centro Internazionale di Studi Primo Levi.

Fino ai contributi di scrittori, artisti, compagnie teatrali e registi con le Pillole resistenti di Alessandro Baricco, Gisella Bein, Davide Ferrario, Casa Fools, Compagnia Beltramo e Genovese, Oliviero Corbetta, Stefania Bertola, Mimmo Calopresti, Silvia Casolari, il Mulino di Amleto, Murat Cinar, Eugenio in via Digioia, Irene Dionisio, Natalia Elinoiu, gli allievi del Liceo Coreutico Germana Erba, LabPerm, Nicola Lagioia, Elena Lowenthal, il MAU, Alda Noka (circolo Banfo), Onda Teatro, Paolo Orrico, Alessandro Perissinotto, Play with Food, Guido Quarzo, Raffaella Romagnolo, Teatro di Dioniso, Stalker Teatro, Giovanni Tesio, Lia Tomatis, UnoTeatro e molti altri, a cura di Città di Torino.

Alle 14.30, la piazza virtuale si farà più grande, con un collegamento in diretta con 25 aprile 2020 #iorestolibero, l’iniziativa lanciata da Carlo Petrini per la Festa della Liberazione e un appello all’impegno civile, all’altruismo e al rispetto del pianeta.

Saranno anche i luoghi a tener viva la memoria del 25 aprile, attraverso clip video dedicati agli spazi della città di Torino che portano i segni della storia della Liberazione: da piazza Castello a Pian Del Lot, dal sacrario del Martinetto alla conceria Fiorio a cura del Museo Diffuso della Resistenza.

Sempre a cura del Museo, con l’iniziativa la Staffetta della memoria, ricordi e oggetti della Resistenza, segnalati e raccontati dai cittadini, troveranno spazio fra i contributi proposti, in un’ottica del ricordo corale e condivisa, in collaborazione con Istoreto e Rete Italiana di Cultura Popolare.

Da Torino, il viaggio nella memoria della Liberazione e della Resistenza si sposterà in Piemonte, grazie alla collaborazione del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale e altre realtà del territorio e della Città Metropolitana di Torino, attraverso parole e immagini di chi ha partecipato in prima persona alla difesa della libertà come alla Benedicta, a Paraloup, al Col del Lys e nelle tante valli piemontesi.

Faranno parte della programmazione anche i contributi dal mondo del teatro con letture e performance online di Walter Revello, Gian Piero Alloisio, Marco Gobetti, Paolo Oricco, Valter Malosti, Lia Tomatis, Gabriele Boccaccini, Gabriele Vacis e gli allievi della Scuola del Teatro Stabile di Torino, Guido Castiglia. Tanta musica accompagnerà l’intera giornata, da Bella Ciao ad altri celebri canti partigiani come Oltre il Ponte, La canzone di ParaloupFischia il vento e altri contributi come Festa d’aprile, jazz della Liberazione, Materiale Resistente.

Grazie al Gruppo Iren nei giorni del 24, 25 e 26 aprile la Mole Antonelliana sarà illuminata con il logo del 75esimo anniversario del 25 aprile.

A introdurre e accompagnare i vari temi e contenuti della maratona web dedicata al 25 aprile, Luca Indemini e Dario Castelletti, consorzio TOP-IX,  Stefano Tallia, TGR Piemonte e Giuseppe Bottero, La Stampa.

L’iniziativa è stata realizzata grazie alla partecipazione di: A.C.T.I. Teatri indipendenti; AFC Torino; Aiace Torino;Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, ANPI;ANPPIA; Archivio Storico della Città di Torino;Assemblea Teatro;Assoarma Torino;Associazione  di viaggio;Associazione Culturale LiberamenteUnico;Associazione memoria Benedicta;Associazione Pentesilea;ATID;Banda Polizia Municipale Torino; Biblioteche Civiche Torinesi; Borgate dal vivo; Casa Fools;Case del Quartiere;Centro di Produzione della RAI di Torino; Centro Einstein di Studi Internazionali (CESI);Centro Internazionale di studi Primo Levi;Centro Studi Giorgio Catti;Centro studi Piero Gobetti;Centro studi Sereno Regis; Circolo Culturale Arci Antonio Banfo;Circolo dei Lettori; Circoscrizione 4; Circoscrizione 5;Città di Torino;Città Metropolitana di Torino;Comitato Resistenza Col del Lys; Compagnia Genovese Beltramo;Comune di Alpette; Consiglio Regionale del Piemonte;Federazione delle Associazioni Romene e Moldave del Piemonte;FIAP;Film Commission Torino Piemonte; Fondazione Donat-Cattin; Fondazione Goria; Fondazione Istituto piemontese A. Gramsci;Fondazione Nocentini;Fondazione Nuto Revelli;Il Mulino di Amleto;Istituto nazionale Ferruccio Parri;Istituto Salvemini; La Stampa;LabPerm APS di Castaldo; liberipensatori Paul Valery; Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa; Mufant; Museo Arte Urbana; Museo del carcere Le Nuove;Museo della montagna; Museo diffuso della Resistenza;Onda Larsen; Onda Teatro;Paesaggi della Memoria;Play with Food;Polo del ‘900;Prefettura Torino;Primule rosse; Rete Italiana di Cultura Popolare;Rossofuoco;Salone del libro di Torino; Sentieri Resistenti;Stalker Teatro;Tangram Teatro;Teatro di Dioniso;Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale; TGR Piemonte; TOP-IX;TPE- Teatro Piemonte Europa;Unione Culturale F. Antonicelli; Università di Torino; Uno Teatro.

 

Dichiarazioni

Chiara Appendino, Sindaca di Torino

Questa festa della Liberazione sarà diversa dalla tradizione ma non per questo passerà inosservata. La Città di Torino in un momento di estrema difficoltà per tutto il Paese vuole, insieme alla straordinaria rete che ha aderito con entusiasmo, ricordare il sacrificio di quanti contribuirono a liberare l’Italia durante la Resistenza e che ci insegnarono con l’esempio ad affrontare con coraggio i periodi più bui. La maratona web ci unirà simbolicamente tutte e tutti in una commemorazione diffusa e partecipata, unica nel suo genere, a cui sono sicura che la cittadinanza non farà mancare la sua presenza.

 

Francesca Leon, Assessora alla Cultura della Città

Un 25 aprile, quello che ci prepariamo a festeggiare, a cui, all’emozione che può rievocare tornare con la memoria a quanto avvenne ormai settantacinque anni fa, si unisce l’idea di un grande momento comunitario, che riattualizza e amplifica il richiamo all’unità della Nazione. Questo 25 aprile sarà realizzato in modo molto diverso da come lo abbiamo sempre festeggiato. Una lunga maratona web racconterà, con il contributo di artisti, scrittori, esperti, storici e intellettuali, attraverso filmati, letture e interviste, la storia della nostra Festa e del significato che questa ha per noi italiani. Utilizzeremo il web quale strumento che ci consentirà di raggiungere, nelle loro case, il maggior numero di persone, per una festa della Liberazione che ci unisca, idealmente, intorno ai simboli fondanti della nostra Repubblica. Buon 25 aprile a tutte e tutti.

 

Sergio Soave, Presidente Fondazione Polo del ‘900

Alle riflessioni di quest’anno sui temi di liberazione e resistenza contribuiranno in modo compatto, nelle forme possibili, storici e esperti del Polo del ‘900 e degli Enti partner che hanno realizzato uno straordinario programma di appuntamenti, fra contenuti teatrali, musicali, storici, pensati anche a sostegno della didattica. E non mancheranno riflessioni inedite e specifiche, dettate dal fatto che siamo in tempi di Corona virus e, riflettendo su quel 25 aprile, potremo capire forse meglio che cosa significhi “resistere a” e “liberarsi da” un nemico insidioso. Ad esempio: cresce già, oggi, l’insofferenza per le norme costrittive cui siamo sottoposti da due mesi; ma le donne e gli uomini di allora dovettero resistere 20 mesi dopo aver patito già 3 anni di guerra. Non li vediamo dunque con occhi diversi? Quel popolo imparò che non ci si salva da soli né come comunità nazionale, né nei rapporti internazionali. Vogliamo imitarli, accentuando la solidarietà interna spingendo l’Europa a darsi una mossa? Per il dopo non si accontentarono di tornare al prefascismo, ma decisero di cambiare, scegliendo la Repubblica, lasciandoci una Costituzione, avviandosi alla costruzione dello stato sociale. Possiamo credere noi, ora che saremmo fedeli a quell’esempio, immaginando di ripartire come niente fosse con gli stili di vita, le furbizie e l’ignoranza delle grandi sfide che ci attendono? Su queste cose sarà bene riflettere quest’anno.

 

Stefano AllasiaPresidente del Consiglio regionale e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione

Il 25 aprile 1945 rappresentò l’espressione di un desiderio insopprimibile di libertà, la gioia e l’orgoglio della riconquistata dignità di un popolo intero. Questa ricorrenza, mai come ora, nelle condizioni in cui stiamo vivendo, ci induce a riflettere sull’importanza dei sacrifici di tanti uomini e donne, di moltissimi giovani, con tante fedi e idealità, accomunati dalla forza di dire ‘no’ al regime totalitario che stava distruggendo l’Italia. Da parte nostra continueremo con impegno a trasmettere quei valori attraverso le iniziative del nostro Comitato Resistenza e Costituzione, rivolgendoci soprattutto ai giovani in quella ideale ‘staffetta generazionale’ che ci ha visti promotori e artefici affinché la storia della nostra democrazia trovi nuovi interpreti e protagonisti nelle nuove generazioni.

 

Mauro Salizzoni,  Vicepresidente del Consiglio regionale e delegato del Comitato Resistenza e Costituzione.

Quest’anno non potremo scendere in piazza per festeggiare la Liberazione, non potremo incontrarci, partecipare a fiaccolate e a momenti commemorativi. Fino a ieri sapevamo che il confinamento, i divieti, la cancellazione della libertà personale, fossero la cifra del fascismo. Oggi stiamo combattendo un virus ‘reazionario’ che ci ha sottratto la libertà di uscire, di abbracciare i nostri cari, di godere della cultura, della natura, della bellezza. Questo 25 aprile ci ritroveremo comunque insieme, seppur virtualmente, per dimostrare che anche di fronte a una dura prova, noi restiamo una comunità di donne e di uomini liberi.

di Luisa Cicero