8 Marzo: la Citta’ adotta il progetto “Che genere di comunicazione” e ne diffonde le locandine

In occasione dell’8 marzo la Città diffonde le locandine disegnate dalle ragazze e ragazzi delle classi quinte dell’istituto “Albe Steiner” che hanno aderito al progetto “Che genere di comunicazione”.

Le locandine saranno a disposizione all’interno degli uffici pubblici comunali ove vi sia passaggio di cittadini/e come biblioteche, anagrafi e circoscrizioni.  

La prima locandina che verrà diffusa è stata realizzata dai due studenti che hanno vinto il concorso per una campagna di comunicazione e ha come oggetto la possibilità di scelta delle ragazze di poter diventare quello che possono sognare. Le tre figure, che invitano a fare un passo avanti, sono tre donne che hanno segnato la storia del loro tempo e ancora fanno parte della memoria collettiva. Giovanna d’Arco, guerriera e condottiera, Frida Kahlo, artista rivoluzionaria, Marie Curie, scienziata fisica e chimica, sono le donne scelte per ricordare a chiunque che le differenze di genere non possono e non devono essere un ostacolo per i percorsi lavorativi e di vita.

“Ringrazio le ragazze e i ragazzi che hanno lavorato al progetto, le e gli insegnati dell’istituto Albe Steiner e Lofficina per il grande lavoro fatto – ha sottolineato l’assessore ai Diritti Marco Giusta -. Guardando le immagini, ho deciso che quelle vincitrici sarebbero state adottate dalla Città per una campagna di comunicazione, che inizia proprio in occasione della giornata internazionale della donna”.

“Che genere di comunicazione” è un progetto ideato dall’Associazione LOFFICINA e sostenuto dagli Assessorati alle Politiche Giovanili e Sociali del Comune di Torino e ha coinvolto gli allievi e le allieve delle classi quinte dell’Istituto professionale per i servizi pubblicitari “Albe Steiner”.

Gli studenti, da aprile a dicembre 2019, hanno svolto un percorso formativo volto alla prevenzione ed al contrasto della violenza sulle donne e a promuovere i valori di uguaglianza e di non discriminazione sostenuti dall’Unione Europea.

Tramite l’analisi di stereotipi femminili e maschili veicolati dalla comunicazione pubblicitaria, il progetto aveva come obiettivo formare le giovani generazioni e prevenire e contrastare ogni forma di disparità. Al fine di combattere gli stereotipi di genere ha offerto un’ampia panoramica delle strategie della comunicazione pubblicitaria – che forgia i modelli del sociale soprattutto nelle menti giovani – ed un’analisi approfondita delle campagne discriminatorie bocciate dallo IAP Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria. Lo scopo del progetto era far emergere, in modo essenziale ma incisivo, gli ostacoli che tuttora si frappongono ad una piena parità tra i generi.

La discriminazione spesso non viene percepita neppure dalle dirette interessate: questo percorso intendeva far acquisire consapevolezza delle conseguenze generate dalla comunicazione scorretta e delle relazioni interpersonali e affettive inficiate da modelli impropri e creare consapevolezza circa gli stereotipi che determinano non solo i ruoli di uomini e donne, ma anche i fenomeni di aggressività alla base di varie forme di violenza e conflitti interpersonali.

Gli studenti/esse, dopo aver seguito un percorso di formazione focalizzato sull’identificazione degli stereotipi, sui disvalori della pubblicità e sulla semiotica del linguaggio discriminatorio, si sono cimentati nella progettazione e nella realizzazione di una campagna sociale contro le discriminazioni di genere con spot, manifesto e annuncio stampa.