Circolo dei lettori, Gian Antonio Stella presenta il suo ultimo libro sulla disabilità

La storia dei disabili è lunga. Segnata da millenni di silenzi, mattanze, ferocia, abbandoni. Ma anche da vicende umane straordinarie. Gian Antonio Stella racconta in Diversi (Solferino) la storia della disabilità, una storia di orrori, crimini, errori scientifici, incubi religiosi fino alla catastrofica illusione di perfezionare l’uomo e al genocidio nazista degli «esseri inutili», attraverso le vite di uomini e donne che hanno subìto di tutto resistendo come meglio potevano all’odio e al disprezzo fino a riuscire piano piano a cambiare il mondo. Almeno un po’.

Sabato 18 gennaio alle 18 l’autore presenterà il suo libro Diversi al Circolo dei lettori, in via Bogino 18. All’incontro – patrocinato dalla Città di Torino e realizzato in collaborazione con la fondazione Paideia onlus – parteciperanno Paola Chironna, dirigente del Servizio disabilità della Città di Torino, Franco Lepore, disability manager Città di Torino, Fabrizio Serra, presidente Fondazione Paideia onlus.

Agli sgoccioli d’una vita davvero speciale, Stephen Hawking poteva muovere solo la palpebra dell’occhio destro ma continuava a fare conferenze e rinnovò fino all’ultimo la prenotazione per un volo nello spazio. Dodicimilacinquecento anni prima il suo avo preistorico «Romito 8», paralizzato per una brutta caduta, riuscì a vivere e a essere utile agli altri grazie a ciò che gli era rimasto di intatto: i denti. Lontanissimi nel tempo e nello spazio, li legava l’amore per la vita, la forza di volontà, la fantasia. È lunga la storia dei disabili. Di «deformi» acclamati imperatori come Claudio, narratori immensi anche se ciechi come Omero, raffinati calligrafi senza braccia come Thomas Schweicker, geniali pianisti nonostante la cecità e l’autismo come lo schiavo nero «Blind Tom», poliomielitici eletti quattro volte alla Casa Bianca come Franklin D. Roosevelt, artiste capaci di sfidare paure millenarie mostrando la propria disabilità come Frida Kahlo, giganti «nani» come Antonio Gramsci, Henri de Toulouse-Lautrec, Giacomo Leopardi… Ma più ancora milioni di anonimi figli d’un dio minore che sono riusciti in condizioni difficilissime a tirar fuori, per dirla con papa Francesco, «la scatoletta preziosa che avevano dentro».

Gian Antonio Stella è editorialista al Corriere della Sera, da molti anni scrive di politica, cronaca e costume. Tra i suoi libri più famosi ricordiamo La casta (con Sergio Rizzo), L’OrdaVandali. L’assalto alle bellezze d’ItaliaLicenziare i padreterni, e nel 2006 ha esordito nella narrativa.

 

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