Artissima – Hub Middle East

Artissima, l’Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino, in collaborazione con Fondazione Torino Musei, presenta Hub Middle East, un nuovo progetto che intende offrire una ricognizione sulle gallerie, le istituzioni e gli artisti attivi in un’area geografica centrale per gli sviluppi della società contemporanea. Il progetto è stato realizzato grazie alla consulenza di Sam Bardaouil e Till Fellrath, fondatori della piattaforma curatoriale Art Reoriented con base a Monaco e New York e curatori del Padiglione Emirati Arabi alla Biennale di Venezia 2019.

Till Fellrath e Sam Bardaouil

In occasione della fiera, la presenza a Torino dei più significativi rappresentanti di fondazioni, musei e gallerie insieme a collezionisti, critici, curatori e artisti del Medio-Oriente, mostrerà uno spaccato trasversale delle più interessanti evoluzioni contemporanee di un territorio che, nelle sue diversità, presenta una sofisticata poetica legata tanto ad antiche tradizioni culturali quanto all’innovazione.

Gallerie – Focus Hub Middle East: Ab-Anbar Tehran, Athr Gedda, Braverman Tel Aviv, Copperfield Londra, Dastan’s Basement Tehran, Dvir Tel Aviv (Bruxelles), Grey Noise Dubai, Gypsum Il Cairo, Marfà Beirut, Mohsen Tehran, Podbielski Contemporary Milano, Praz-Delavallade Parigi e Los Angeles, Sfeir-Semler Beirut e Amburgo, Sommer Tel Aviv e Zurigo Isabelle Van Den Eynde Dubai.

Hub Middle East si articola anche attraverso dei talk che analizzeranno la scena artistica medioorientale che si svolgeranno al Meeting Point di Artissima:

Giovedì 31 ottobre 2019 ore 18:30 (su invito)

‘Models of Public Engagement: Art Institutions in Beirut, Abu Dhabi, and Madrid’

Con: Zeina Arida, direttrice Sursock Museum, Beirut; Reem Fadda, direttrice The Cultural Foundation, Abu Dhabi; Nuria Medina, direttrice Art and Culture Casa Arabe, Madrid.

Modera: Sam Bardaouil

Venerdì 1 novembre 2019 ore 13:30

‘Arab Representations at the Venice Biennale’

Con Nat Muller, curatore Padiglione Danese 2019, che ha presentato i lavori dell’artista palestinese Larissa Sansour; Khulood Al Atiyat, direttrice Salama bin Hamdan Al Nahyan Foundation, e commissario del Padiglione UAE Pavilion; Hamdi Attia, artista del Padiglione Egiziano e vincitore del Leone d’Oro nel 1995.

Modera: Till Fellrath

Il programma di talk offrirà la visione di collezionisti e mecenati d’arte attivi nell’area al fine di rafforzare la sinergia con la Città di Torino che ospita da diversi anni il Turin Islamic Economic Forum, forum sulla finanza islamica. Il Turin Islamic Economic Forum è un progetto della Città di Torino, Camera di commercio di Torino, Università degli Studi di Torino e ASSAIF – Associazione

per lo Sviluppo di Strumenti Alternativi e di Innovazione Finanziaria – per promuovere iniziative ed eventi legati alla finanza islamica per l’integrazione e lo sviluppo economico e sociale del territorio torinese. L’edizione 2019 si svolgerà il 28, 29 e 30 ottobre.

In quest’occasione, il 29 ottobre alle 12.45 si terrà un talk tra Ilaria Bonacossa, direttrice di Artissima, Alia Fattouh, direttrice di Athr Gallery di Gedda e Deborah Najar, cofondatrice del JPNF (Jean-Paul Najar Foundation), fondazione di arte contemporanea con sede a Dubai.

Ilaria-Bonacossa.-Photo-©-Silvia-Pastore

Infine, rientra nel focus Hub Middle East di Artissima 2019 anche il progetto ‘Eyes, Come Back!’, il terzo appuntamento dell’Artissima Experimental Academy, progetto formativo itinerante concepito dalla fiera in collaborazione con Combo.

‘Eyes, come back!’ sarà guidato dall’artista iraniana Setareh Shahbazi, nata a Teheran nel 1978 e si svolgerà a porte chiuse negli spazi di Combo a Torino, con il sostegno di Alserkal, Dubai.

Il workshop, aperto a dodici studenti internazionali scelti tramite una call alle accademie e alle istituzioni di produzione artistica, avrà una forte componente laboratoriale e cross disciplinare e sarà orientato ad un approccio pratico, in cui i partecipanti sperimenteranno in prima persona la progettazione e la realizzazione di una serie di mondi di finzione. Questi scenari – basati sull’immaginario legato alla figura del trickster, (lit. l’imbroglione, il truffatore; personaggio tipico dei racconti folkloristici e mitologici) – saranno il palcoscenico su cui i giovani selezionati si muoveranno per esplorare una pluralità di punti di vista che raccontano l’incertezza e l’entropia della società contemporanea.

I partecipanti a Eyes, Come Back!’ sperimenteranno, così, un cambio di prospettiva, provando ad osservare il mondo attraverso gli occhi dell’altro e valutandone opportunità e incognite.

La pratica artistica di Setareh Shahbazi si caratterizza da una compenetrazione di volti, tempi, materiali e forme. Partendo da immagini fotografiche scattate direttamente dall’artista oppure prese da film, da cartoline, da ritagli di giornale, da foto di famiglia o da collezioni private, Shahbazi crea delle opere che emanano un’aura quasi allucinatoria sovrapponendo diversi materiali e utilizzando varie tecniche.

‘Eyes, Come Back!’ è sostenuto da Alserkal, impresa socialmente responsabile di Dubai impegnata nella diffusione e produzione di modelli innovativi di business culturale, a livello locale ed internazionale. Attraverso la propria Fondazione, supporta commissioni pubbliche, residenze, borse di ricerca e progetti educativi.

LC – EB