“Spazi leggeri” per socializzare e condividere la cura educativa

Andare incontro alle fatiche quotidiane delle famiglie e promuovere salute e benessere negli spazi “leggeri”, dove trascorrere piacevolmente il tempo giocando, chiacchierando e realizzando attività creative.

Sono questi, in sintesi, i contenuti del progetto Genitori & Figli, proposto dal Gruppo Abele e rivolto alle mamme e ai papà con figli da 0 a 6 anni italiani e stranieri. Binaria Bimbi è uno di questi luoghi, un’area che assomiglia al cortile dove svolgere attività diverse (musica, lettura, gioco, animazione teatrale), socializzare e condividere la cura educativa per favorire l’incontro e la formazione di gruppi e reti di famiglie.

L’associazione concentra le iniziative nella Fabbrica delle E in corso Trapani dal 91/b, nello spazio di Binaria in via Sestriere 34, e nella Drop House in via Pacini 18, nel quartiere Barriera di Milano.

Il progetto Genitori & Figli si articola in una serie di proposte per meglio venire incontro alle necessità delle famiglie.

Le mamme straniere con figli da 0 a 3 anni hanno partecipato ai laboratori di italiano e di cittadinanza (lunedì e mercoledì mattina) per acquisire competenze linguistiche indispensabili per la vita quotidiana come andare a fare la spesa, comunicare con gli insegnanti e gli operatori dei servizi sanitari e sociali. Il percorso ha favorito, inoltre, la conoscenza della città che le ospita e dei servizi presenti sul territorio. Il laboratorio è stato frequentato in maggioranza da donne provenienti da Marocco ed Egitto, che spesso sono sole e senza reti familiari o amicali. Qui hanno trovano uno spazio di incontro, di confronto e la possibilità di stabilire relazioni e amicizie. Mentre le mamme seguivano le lezioni, i loro piccoli si intrattenevano in uno spazio gioco interculturale in cui hanno fanno esperienza di apprendimento e socializzazione, in vista dell’inserimento nella scuola dell’infanzia.

Corsi di lingue dedicati alle donne migranti si sono svolti anche nella Drop House in Barriera di Milano.  Per dare alle mamme la possibilità di partecipare ai corsi e ai laboratori, anche qui è stato aperto uno spazio bimbi multiculturale per la fascia di età da 0 a 3 anni.

Il programma del Gruppo Abele ha proposto un’area ludica alle mamme e ai bimbi nella fascia di età 0/3.  Nei laboratori di manualità espressiva e creativa, di psicomotricità, di danza, di letture ad alta voce e di musica, madri e bambini hanno potuto sperimentarsi, scoprirsi, giocare per crescere insieme. Le neo-mamme, inoltre, hanno partecipato agli incontri con esperti sulla cura dei piccoli. Per la stessa fascia di età, dal mese di febbraio, è stato aperto lo spazio genitori/bambini – accompagnati da mamma e papà o da altri adulti –  in cui si sono svolte attività educative, ludiche e di aggregazione sociale.

Analogo laboratorio è stato avviato due volte la settimana anche in via Pacini 18, nella Circoscrizione 6.  Un luogo di accoglienza per mamma-bambino in cui condividere esperienze piacevoli attraverso il gioco spontaneo tra i piccoli e uno ambiente informale di condivisione tra i genitori.

Particolare attenzione è stata posta alla genitorialità attraverso due percorsi paralleli: per i papà di bimbi da 0 a 6 anni, nella Fabbrica delle E, è stato organizzato uno spazio di confronto sul modo di essere genitori, per facilitare la relazione con i figli attraverso il gioco, il disegno, le letture e altre attività da fare insieme; nella Drop House sono stati proposti incontri per le mamme – con la partecipazione di mediatori, medici e psicologi specializzati in età evolutiva – che hanno fornito informazioni sui bisogni dell’infanzia: dalla cura all’alimentazione, dalle fasi evolutive al gioco  e favorito lo scambio e la condivisione di esperienze. Qui l’attenzione è stata focalizzata sulle strategie messe in campo nelle diverse culture per affrontare le difficoltà che emergono durante il processo di crescita dei figli: allattamento, svezzamento, sonno, pianto, necessità di conciliare le attività domestiche o professionali con il bisogno di contatto/vicinanza del neonato e la relazione fra fratelli.

Gli appuntamenti pomeridiani hanno alternato i laboratori dedicati al gioco e all’intrattenimento con materiali prevalentemente riciclati – provenienti dal centro di riciclaggio creativo dei rifiuti del Comune di Torino, ReMida, da aziende o piccoli esercizi commerciali – alle attività ludico-motorie affiancate alla psicomotricità nella Drop House e allo spazio per i compiti. I piccoli studenti, a partire dai 6 anni, sono quasi tutti di origine straniera e sono stati aiutati da tirocinanti, volontari e studenti che hanno svolto attività di alternanza scuola/lavoro.