Quando lo sport è passione. Le storie di Bencivenga e Caporaso

Gli European Masters Games 2019 sono terminati ieri con la cerimonia di chiusura. Dieci giorni di grande sport che hanno regalato ai torinesi un momento di svago e ai partecipanti un modo di sentirsi competitivi in ben trentadue discipline. Al di là dell’evento in sé ci sono due storie che vale la pena raccontare perché dimostrano come la passione possa far fare a volte delle cose inimmaginabili.

La prima è quella di Domenico Bencivenga, di origine abruzzese ma residente a Torino sin da bambino. Bencivenga, grazie alle numerose licenze regionali e provinciali conseguite seguendo i corsi di diverse Federazioni e Enti di Promozione Sportive, ha stabilito un vero e proprio record. Durante l’evento è stato arbitro di ben sette competizioni differenti tra cui atletica leggera, beach volley, calcio, hockey su prato, paddle, softball e tennis. Da Villar Perosa, passando per Venaria Reale, sino ad arrivare a Torino Bencivenga, grazie al suo smisurato amore per lo sport, è riuscito a stabilire un record che sarà difficilmente ripetibile. Vedremo se lui stesso o qualche sue emulo si candiderà a farlo nella prossima edizione finlandese di Tampere

La seconda è invece quella dell’inossidabile Enzo Caporaso che dopo aver portato a termine il record di cinquantuno maratone corse in altrettanti giorni, ha deciso di salire sul ring degli European Masters Games nel torneo di light boxe dove è stato protagonista della finale dei pesi over 85 contro il connazionale Mario Monasteri. Alla fine la medaglia d’oro è arrivata grazie a un verdetto che ha sancito un pareggio tra i due contendenti. “Vincere l’oro – ha sottolineato Caporaso – agli EMG con un verdetto di parità, mi sembra la conclusione migliore di questa settimana indimenticabile”.

Marco Aceto