Terza visita dell’assessora Di Martino ai centri di cottura per le mense scolastiche

L’assessora all’Istruzione Antonietta Di Martino ha visitato il centro di cottura della ditta Eutourist New di Orbassano, terzo dei quattro centri che confezionano ogni giorno i pasti delle mense scolastiche messi a disposizione dalla Città di Torino.

Il Centro di Orbassano può contare su 45 addetti e su 16 mezzi adibiti al trasporto delle derrate crude (per scuole e nidi d’infanzia) e dei pasti veicolati (per scuole primarie e secondarie di I grado).

Da Orbassano partono ogni giorno per la consegna le derrate crude per tutte le scuole e nidi d’infanzia delle Circoscrizioni 2 e 3 e di parte della Circoscrizione 8, 55 materne e 17 nidi. I pasti freschi cucinati giornalmente nelle cucine del preobbligo da 184 addetti sono circa 5812.

Nello stesso stabilimento vengono prodotti i pasti destinati a 37 scuole primarie e 14 scuole secondarie di I grado delle Circoscrizioni 2, 3 e di parte della 7. Sono 8538 le porzioni prodotte distribuite nelle scuole da 192 addetti.

Al termine l’assessora ha visitato la scuola secondaria di I grado Calamandrei di corso Benedetto Croce 17, assaggiando i pasti cucinati dal centro di cottura Eutourist New.

La prossima settimana quarta e ultima visita al centro Camst di Moncalieri.

Ogni giorno il servizio di ristorazione scolastica fornisce circa 43mila pasti a bambine e bambini di età dai tre mesi ai quattordici anni che frequentano i 350 plessi della nostra Città. Si tratta di un servizio complesso, con molte attività che si intersecano tra di loro in un flusso dinamico che avviene in tempi brevi, poiché tutti i piccoli utenti pranzano nella medesima fascia oraria in tutta la Città.

Il percorso dell’assessora ha l’obiettivo di conoscere direttamente una realtà molto importante per la Città, con una funzione di servizio ma anche educativa, constatarne ed evidenziarne i punti di forza e contribuire a individuare possibili spunti di miglioramento. Seguiranno iniziative rivolte a soddisfare il bisogno d’informazione chiara e corretta alle famiglie e alla scuole sulla qualità della refezione scolastica e di collaborazione con i dirigenti scolastici per assicurare il benessere dei bambini e ragazzi anche in riferimento al diritto al pasto domestico di cui attendiamo la sentenza delle sezioni unite della Corte di Cassazione.