Il para-ice hockey in ricordo di Andrea “Ciaz” Chiarotti

di Marco Aceto

Quattro delle più forti Nazionali al mondo si affronteranno dal 21 al 26 gennaio al PalaTazzoli per l’ottava edizione del Torneo internazionale di Torino. A scendere sul ghiaccio saranno gli atleti di Italia, Corea del Sud, Norvegia e Slovacchia pronti a sfidarsi in un girone “all’italiana” con semifinali e finali incluse. L’organizzazione come consuetudine è stata affidata all’Associazione Sportiva Sportdipiù in collaborazione e il patrocinio della Città di Torino, CONI, CIP Piemonte, della Regione Piemonte e della FISG.

L’edizione di quest’anno sarà dedicata alla memoria di Andrea “Ciaz” Chiarotti, indimenticato capitano della Nazionale italiana e instancabile fondatore e promotore con Tiziana Nasi del movimento del para-ice hockey a partire dalle Paralimpiadi di Torino 2006, scomparso lo scorso giugno. A lui è ispirato il nuovo logo dell’evento.

Le partite di qualificazione si disputeranno lunedì 21, martedì 22 e mercoledì 23, venerdì 25 le semifinali e il giorno successivo le finali.  Le partite saranno trasmesse da Raisport, mentre chi vorrà assisttere dal vivo l’ingresso è gratuito per tutto l’arco della manifestazione.

“Sono molto orgoglioso e contento di patrocinare questa manifestazione – ha sottolineato l’assessore allo Sport Roberto Finardi -. Otto edizioni stanno diventando un numero considerevole, segno dell’ottimo lavoro svolto dal presidente di Sportdipiù Fabrizio Benintendi e dal suo staff anno dopo anno. Sarà bello ricordare Andrea Chiarotti che tanto si è speso per far conoscere sempre più lo sledge hockey. In ultimo vorrei ricordare che tutte le gare si disputeranno al PalaTazzoli, impianto recentemente ristrutturato e diventato un vero e proprio gioiellino”. Fabrizio Benintendi ha voluto ricodare quanto sia importante per i portatori di handicap fare sport e non rinchiudersi in casa. La presidente nazionale della Federazione Sport Invernali Paralimpici Tiziana Nasi è stata con Chiarotti a promuevere l’hockey paralimpico. “All’inizio la strada ci sembrava difficile da percorrere, poi con l’andar tempo in molti hanno saputo apprezzare questa disciplina”. In ultimo la presidente del CIP Piemonte ha voluto sottolineare quanto lo sport paralimpico debba rivolgersi a tutti e l’importanza della attività nelle scuole grazie a degli istruttori specializzati.