Vanchiglia tra rumore e smog: i dati dell’Arpa

di Mauro Marras

Il quartiere Vanchiglia è stato interessato nei mesi scorsi da due iniziative di monitoraggio ambientale, in merito alla qualità dell’aria e al rumore, di cui sono ora disponibili i primi risultati.

In via Artisti angolo via Vanchiglia , al centro di un’area interessata da traffico intenso, Arpa Piemonte ha installato una unità mobile per il monitoraggio della qualità dell’aria. L’iniziativa è partita da un gruppo di cittadini del quartiere che aveva chiesto alla Circoscrizione 7 di conoscere più nello specifico lo stato dell’aria dell’asse viario che collega il nord della città con piazza Vittorio e quindi con il Centro storico, molto trafficato e percorso da numerose linee di trasporto pubblico. Oggetto della misurazione sono i valori di Pm10, biossido d’azoto e di molti altri agenti chimici, oltre ad altrettanto numerosi parametri climatici.

La campagna di rilevamento di Arpa Piemonte ha previsto due fasi di monitoraggio: la prima, in periodo invernale, è stata effettuata dal 7 febbraio al 5 marzo 2018, la seconda fase dal 5 settembre al 5 ottobre. L’elaborazione dei dati tra i due periodi permetterà all’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente di valutare compiutamente lo stato di qualità dell’aria di via Vanchiglia. L’intervento è realizzato in concerto con la Circoscrizione 7.

I risultati della prima fase della campagna effettuata alla fine dell’inverno scorso offrono un quadro non dissimile da quello proposto dalla altre centraline presenti in città. Se per agenti inquinanti come ozono, biossido di zolfo, monossido di carbonio e biossido di azoto non si sono verificati superamenti dei valori limite, la centralina mobile ha segnalato in 9 giorni su 23 le Pm10 oltre soglia. La media annuale che ne deriverebbe non dovrebbe superare il limite dei 50microgrammi al metro cubo, mettendosi alla pari di quelle di Carmagnola (45) e Collegno (40), con un andamento simile a quello delle altre centraline in città. Negativo anche il dato del biossido di azoto, uno dei più alti in provincia, dicono dall’Arpa ipotizzando un superamento del valore limite annuale di questo agente inquinante (40mcg/mc), anche se per tutti gli agenti misurati sarà possibile valutare una tendenza annuale soltanto dal confronto con i dati della seconda fase di misurazioni.

La seconda ricerca effettuata dall’Arpa riguarda il rumore causato dalla movida in piazza Santa Giulia, tra maggio e novembre di quest’anno. Il valore limite di 50 dB indicato dal Piano di Classificazione acustica comunale viene superato quasi costantemente durante le ore notturne con una media di 67 dB e picchi, le notti tra il venerdì e la domenica, di 75 dB.

Il monitoraggio è stato condotto con l’utilizzo di uno smartphone, come già avvenuto per San Salvario, alimentato a rete e dotato di microfono esterno, posizionato in un balcone al secondo piano, sulla piazza. Software utilizzato, l’applicazione OpeNoise sviluppata da Arpa. Il periodo monitorato è stato dall’11 maggio al 26 novembre 2018.

Il sistema di monitoraggio così impiegato risulta adeguato per le finalità dello studio, con uno scarto medio rispetto a un fonometro professionale dell’ordine di 1-2 dB nel range di livelli di interesse, tra 40 e 80 dB.

I dati sono dunque ben superiori al valore limite di 50 dB. Se il valore medio notturno (h 22-6) di tuti i giorni del rilevamento è stato di 67dB con un minimo di 49 e un massimo di 75, la media si alza a 71,5 tra venerdì e sabato e 70,5 tra sabato e domenica, con un calo a 59 la notte successiva, tra domenica e lunedì.

Infine, un confronto tra i dati rilevati nel 2015 e quelli acquisiti nel 2018 evidenzia un incremento apprezzabile della rumorosità notturna, con un aumento dei livelli medi nel fine-settimana di 2.5 dB(A). La ricerca è stata commissionata dalla Città di Torino nell’ambito di un accordo di collaborazione con Arpa per il supporto tecnico-scientifico nel campo dell’inquinamento acustico.

“Le due ricerche qui presentate offrono un quadro di criticità non dissimile da quello di altre zone della città caratterizzate da alta percorrenza di mezzi a motore e presenza di locali aperti la notte. Un dato che rappresenta una conferma ma non per questo una rinuncia ad affrontare il problema: sia la normativa in vigore sia il buon senso di chi deve amministrare il bene pubblico ci spingono a trovare soluzioni, come già avviene sotto l’aspetto della qualità dell’aria con i livelli di sospensione della circolazione, anche per limitare le fonti di rumore. Valuteremo insieme ai tecnici che con grande professionalità ci hanno fornito tali utili strumenti di lavoro, e che ringrazio per il lavoro svolto, tutte le possibili misure adottabili per affrontare una situazione che genera malessere e numerose proteste da parte dei residenti, senza per questo limitare la libertà di incontrarsi e di vivere insieme la sera da parte di tanti cittadini e cittadine”, ha affermato Alberto Unia, assessore all’Ambiente della Città di Torino.

“Sono sensibile alle istanze dei residenti in particolare per quanto concerne l’inquinamento”, sostiene il presidente della Circoscrizione 7, Luca Deri: “Il lavoro svolto dall’Arpa è il punto di partenza per attuare politiche di salvaguardia della salute dei cittadini, dando finalmente gambe al progetto ‘Vanchiglia sostenibile’: facendo diventare il quartiere una Zona 30, allargando i marciapiedi per renderli fruibili dai pedoni e posando rallentatori di traffico per diminuire la velocità delle autovetture, riservando delle corsie alla sosta dei residenti”.