Torino attende l’Open d’Italia di Ju Jitsu

di Marco Aceto

Sabato 27 e domenica 28 ottobre si terrà al Palazzo dello Sport Le Cupole l’Opewn d’Italia di Ju Jitsu.

Si comincerà sabato pomeriggio alle 14.30 con le gare di ne-waza, stile del Ju Jitsu che prevede il combattimento eseguito a terra, del duo system dove due coppie si affrontano in una serie di tecniche di difesa personale preparate su una traccia suggerita dal regolamento del duo show in cui le coppie sono valutate dai giudici di gara in base alla tecnica e alla spettacolarità della coreografia. Domenica a partire dalle 8.30 spazio alle gare del fighting system in cui due atleti si affrontano sul tatami cercando, grazie a varie tecniche di Ju Jitsu, di prevalere sportivamente sull’avversario.

Alla competizione saranno presenti più di 200 atleti provenienti dal Piemonte, Sicilia, Puglia, Umbria, Campania, Liguria, Lombardia e saranno coinvolte una trentina di società. Le categorie coinvolte saranno quelle degli esordienti (12, 13 e 14 anni), dei cadetti (15, 16 e 17 anni), degli juniores (18, 19, e 20 anni), dei senior (dai 21 ai 35 anni) e dai master fino all’età di 40.

Torino ha ottenuto l’organizzazione dell’Open d’Italia di Ju Jitsu anche per il prossimo anno, quando a questa competizione potranno partecipare anche alcune Federazioni straniere tra le altre quella della Svizzera, Francia e Slovenia.

Alla presentazione delle gare torinesi erano presenti il presidente del Comitato regionale della Fijlkam Fabrizio Marchetti, Alessandro Ponzio componente della commissione federale nazionale e Gianfranco Bottasso fiduciario della Fijlkam regionale per quanto riguarda il Ju Jitsu.

“Sabato e domenica saranno due giorni importanti dedicati al Ju Jitsu – ha sottolineato Fabrizio Marchetti. Torino è una piazza importante, dove tante società di vertice vengono a gareggiare volentieri. Il Ju Jitsu è una disciplina che sta sta crescendo notevolmente a livello nazionale con oltre quattromila atleti prtaticanti e quasi duecento società sparse in tutta Italia. Anche in Piemonte abbiamo dei numeri discreti con 17 sodalizi che fanno praticare questa disciplina a 400 ragazzi e ragazze”.