Verso una soluzione dei disagi nel trasporto scolastico

Gli uffici dei Servizi Educativi della Città di Torino hanno ricevuto a partire da oggi i lavoratori della ditta Tundo che hanno consegnato la documentazione necessaria per procedere al saldo degli stipendi non erogati. L’11 settembre scorso, infatti, la Giusta comunale aveva deliberato di applicare l’art.30 del Codice dei contratti che prevede, in caso di inadempienza da parte della ditta appaltante, la presa in carico da parte dell’Amministrazione utilizzando i fondi impegnati per il servizio.

La ditta Tundo Vincenzo spa svolge il servizio di trasporto alunni e disabili per la Città di Torino e nel corso del 2018 si sono verificati numerosi ritardi. Dopo una serie di incontri con i titolari e i lavoratori, si è deciso di applicare l’articolo 30 per venire incontro alle sempre più pesanti conseguenze della crisi aziendale sui lavoratori – e ditte subappaltanti – e sulle loro famiglie, oltre che sul bambini che ne usufruiscono.

I pagamenti avverranno sulla base dei compensi netti da erogare ai lavoratori, in relazione alle comunicazioni della ditta Tundo e alla documentazione contabile raccolta presso le ditte subappaltatrici.

È in corso anche la redazione del nuovo capitolato di gara che assume il trasporto scolastico per bambine e bambini quale opportunità di rendere effettivo il diritto allo studio per tutti e per tutte, e non soltanto come mero servizio di trasporto, strumento di inclusione e di parità di accesso all’istruzione. Inoltre, sarà diviso in lotti per meglio favorire la libera concorrenza e aprire l’accesso alla fornitura del servizio anche alle piccole e medie imprese. Il capitolato sarà pubblicato entro il 10 novembre per la riapertura del servizio dopo le festività di fine anno.

Inoltre, a fronte dei gravi disservizi registratisi nelle settimane scorse, la ditta Tundo nel corso di un incontro con l’Amministrazione ha dichiarato che a partire da oggi il regolare servizio sarebbe stato garantito anche attraverso nuove assunzioni. In ogni caso, la Città ha già pronta una procedura negoziata – una “manifestazione d’interesse” -per affidare ad altri fornitori i servizi eventualmente non garantiti da Tundo. (mm)