“Torino fa scuola”. Aprono i cantieri per la riqualificazione delle medie Fermi e Pascoli

Aprono i cantieri di Torino fa scuola, il progetto promosso e sostenuto da Fondazione Agnelli e Compagnia di San Paolo, in collaborazione con Città di Torino e Fondazione per la Scuola. Con l’estate e a lezioni concluse, partono i lavori di riqualificazione delle scuole medie Enrico Fermi (piazza Giacomini al Lingotto) e Giovanni Pascoli (Via Duchessa Jolanda a Cit Turin), che restituiranno  edifici più accoglienti, belli, sostenibili, meglio integrati nella vita del quartiere, con spazi di apprendimento rinnovati e flessibili.

L’annuncio è stato dato  a Palazzo di Città dalla sindaca Chiara Appendino, insieme a John Elkann  e Francesco Profumo, rispettivamente  presidenti della Fondazione Agnelli e della Compagnia di San Paolo e dal direttore generale dell’Ufficio Scolastico regionale Fabrizio Manca.

L’iniziativa Torino fa scuola – è stato spiegato – era stata concepita tre anni fa partendo da una riflessione sui nuovi spazi che servono a migliorare l’apprendimento, con il duplice  obiettivo di riqualificare due istituti cittadini e  attraverso questo processo  fornire idee ed esempi per altri interventi innovativi sull’edilizia scolastica italiana“.

Il 2016 è stato dedicato ad approfondire insieme alle comunità scolastiche – presidi, docenti, famiglie, studenti, insieme a pedagogisti e architetti – bisogni, aspettative e desideri di rinnovamento. Dal processo partecipato sono emerse le linee guida per le due nuove scuole, orientando il concorso di progettazione, al quale hanno preso quasi 300 studi di architettura, italiani e stranieri. Nel luglio 2017 sono stati annunciati i progetti vincitori; l’iter è proseguito fino a oggi per rendere esecutivi i disegni e ricevere le autorizzazioni, così da aprire i cantieri. L’investimento è complessivamente di 11 milioni di euro. E si conta di riaprire alle lezioni gli spazi rinnovati con l’anno scolastico 2019-2020

L’intervento su due scuole medie nei quartieri Lingotto e Cit Turin è una iniziativa di cui sono grata a Fondazione Agnelli e alla Compagnia di San Paolo – ha sottolineato la sindaca  Appendino – La partenza dei cantieri incide significativamente sul patrimonio pubblico a favore della comunità torinese. Si tratta di un intervento, grazie all’impegno di team di architetti selezionati a livello internazionale, che dà ossigeno, in un quadro generale di risorse pubbliche limitate, alla riqualificazione partecipata di spazi educativi e che, una volta concluso, diventerà un modello nazionale per l’innovazione didattica. Alla Enrico Fermi e alla Giovanni Pascoli studentesse e studenti potranno a breve infatti sperimentare nuove metodologie di apprendimento grazie al comfort di aule, palestre e spazi comuni atti a migliorare la conoscenza”.

Con l’apertura dei cantieri – ha aggiunto John Elkann – Torino fa scuola passa dalle idee ai fatti: dopo aver promosso un concorso che ha raccolto idee originali su come può essere la scuola del futuro, la Fondazione Agnelli e i partner del progetto iniziano oggi a costruirla davvero, proprio qui, nella nostra città. È un esempio di ciò che facciamo da oltre 50 anni: partendo dalle nostre ricerche, ci confrontiamo sulle proposte e realizziamo quelle più innovative e d’impatto, insieme a istituzioni pubbliche e a organizzazioni private. Grazie alla collaborazione con il Comune di Torino e la Compagnia di San Paolo, che hanno condiviso questo approccio originale e inclusivo, progetti come Torino fa scuola diventano realtà e producono grandi risultati”.

Siamo davvero molto contenti di annunciare l’avvio dei lavori a meno di un anno dalla comunicazione dei vincitori dei due concorsi di progettazione, confermando il rispetto dei tempi che era stato previsto – ha affermato Francesco Profumo – La Compagnia di San Paolo, grazie anche a Fondazione per la Scuola, sta impegnando molte risorse per l’innovazione didattica delle scuole torinesi con l’obiettivo di creare modelli replicabili: con Torino fa scuola così come con il progetto Riconnessioni stiamo sostenendo, insieme a tutti i partner coinvolti, il sistema dell’istruzione locale consapevoli che l’educazione è il principale investimento di un paese e coinvolge tutta la cittadinanza”.

Dell’entrata nel vivo dei lavori si è detto soddisfatto il direttore dell’ Ufficio Scolastico Fabrizio Manca: “In questa fase storica è cruciale che tutte le forze vitali della società sentano la responsabilità di investire sui temi dell’educazione e dell’istruzione delle nuove generazioni. Il progetto esprime in modo efficace il senso di questo impegno, partendo da un’idea pedagogica forte, condivisa da tutte le componenti delle due comunità scolastiche, sviluppando una virtuosa interazione tra architettura degli edifici ed esigenze della didattica moderna, sostituendo il concetto tradizionale di classe con luoghi e spazi flessibili in cui l’insegnante trovi stimoli per nuove metodologie di trasmissione della conoscenza e lo studente si senta realmente protagonista del proprio apprendimento”.