Monitoraggio degli effetti dell’inquinamento sui bambini

di Mariella Continisio

Questo pomeriggio nella sala Mario Allara del Rettorato dell’Università degli Studi di Torino si è svolto il Local Workshop Mapec-Life. Nel corso dell’incontro è stato presentato il progetto Mapec-Life Monitoring air pollution effects on children for supporting Public Health Policy sul monitoraggio degli effetti dell’inquinamento atmosferico sui bambini in età scolare (scuola elementare) a sostegno delle politiche di sanità pubblica. Il piano prevede il reclutamento di 1000 bambini in 5 città italiane, 200 per ogni città (Brescia, Lecce, Perugia, Pisa e Torino) caratterizzate da diversi livelli di inquinamento dell’aria, sia in inverno sia in estate. Per ogni bambino verrà raccolto un campione biologico (cellule della mucosa orale) e tutti i dati di interesse per la ricerca mediante un questionario compilato dai genitori. A Torino saranno coinvolte le scuole elementari Ilaria Alpi –  Perotti, Tommaseo e Gobetti – Scarlandi.

Numerosi studi epidemiologici hanno dimostrato che l’inquinamento atmosferico ha effetti negativi sulla salute umana. L’inquinamento urbano –  causato da traffico veicolare, industrie, sistemi di riscaldamento e produzione di energia – è caratterizzato da un insieme di vari composti, che possono causare infiammazione, stress ossidativo, fenomeni degenerativi (aterosclerosi) e danni al dna. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro dell’Oms, di recente, ha classificato l’inquinamento atmosferico tra i cancerogeni umani. I bambini, in particolare, sono più vulnerabili degli adulti agli effetti degli agenti inquinanti nell’aria, per diverse ragioni: svolgono una maggiore attività fisica, passano più tempo all’aperto, inalano una maggiore quantità di aria per unità di peso, presentano un’immaturità di alcuni organi, tra cui i polmoni.

In questo studio, inoltre, si valuteranno i diversi indicatori dell’inquinamento atmosferico e altre possibili fonti di esposizione a inquinanti aerei, come quelli presenti all’interno delle abitazioni, i fattori demografici e alcuni aspetti degli stili di vita, come l’alimentazione, che potrebbero influenzare gli effetti biologici.
Al programma partecipano le università di Brescia, Perugia, Pisa, Lecce e Torino.

All’incontro ha partecipato Enzo La Volta, assessore alle Politiche per l’ambiente, la qualità dell’aria e l’igiene urbana.