Prezzi al consumo mese di marzo

di Piera Villata

Per la stima dell’inflazione, l’Istat, utilizza i dati sui prezzi registrati alle casse di ipermercati e supermercati della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) mediante scannerizzazione dei codici a barre (scanner data). Questo utilizzo riguarda i prezzi dei beni alimentari confezionati, per la cura della casa e della persona (Grocery). Un elemento di novità legato all’introduzione degli scanner data è la possibilità  di un aumento della frequenza e ampiezza degli scostamenti tra stime provvisorie e definitive degli indici. Nel calcolo degli indici provvisori sono utilizzati i dati riferiti alle prime due settimane intere del mese (secondo il calendario, in alcuni mesi per il provvisorio si potrà tener conto solo della prima settimana), mentre nel calcolo degli indici definitivi, i dati si riferiscono sempre alle prime tre settimane intere del mese.

Nel mese di marzo a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dal Servizio Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 101,5 (Base Anno 2015=100) con una variazione del +0,2% rispetto al mese precedente e con una variazione del +0,7% (tasso tendenziale) rispetto al mese di Marzo 2017.

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto registrano +0,2% sul mese precedente e il +1,2% su Marzo 2017. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto segnalano  +0,3% rispetto al mese di Febbraio 2018 e +0,7% sull’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza rilevano +0,3% sul mese precedente e  -0,1%  su Marzo 2017.

L’inflazione acquisita per l’anno 2018 è risultata pari al +0,8% per l’indice generale.

Segno positivo per le Bevande alcoliche e tabacchi (+1,1) a seguito degli aumenti rilevati nelle classi dei tabacchi e dei vini, seguite  da Abbigliamento e calzature con (+1,0%)  per gli aumenti verificatisi per gli articoli di abbigliamento, agli indumenti ed alle scarpe ed altre calzature.

Continua il trend positivo per i Trasporti (+0,7%) per gli incrementi nelle classi relative al trasporto aereo passeggeri, ai motocicli e ciclomotori, alla manutenzione e riparazione mezzi di trasporto privati.

La divisione Altri beni e servizi (+0,7%) assume segno positivo per effetto dei rialzi rilevati nelle classi relative agli altri servizi n.a.c, alla gioielleria ed all’orologeria.

La divisione Comunicazioni (+0,6%), rilevata centralmente dall’Istituto Nazionale di Statistica, assume segno positivo per effetto dei rialzi registrati nelle classi relative ad apparecchi telefonici e telefax e ai servizi telefonia e telefax.

Segno negativo per Ricreazione, spettacoli e cultura (-0,6 per le diminuzioni rilevate  nelle classi dei pacchetti vacanza, supporti di registrazione, apparecchi di ricezione e registrazione e riproduzione di suoni e immagini,  articoli per giardinaggio, piante e fiori, articoli di cartoleria e materiale da disegno, servizi ricreativi e sportivi, giornali e periodici.