Burkina Faso. La solidarietà di Torino alla popolazione di Ouagadougou

Legati soprattutto ai temi dello sviluppo locale, all’efficacia delle politiche alimentari urbane a sostegno della popolazione e, più in generale, agli aiuti che la cooperazione internazionale decentrata può fornire, si è conclusa venerdì pomeriggio la missione in Burkina Faso organizzata dall’Anci insieme all’Ambf (l’associazione dei Comuni del Burkina Faso) alla quale, grazie al Coordinamento comuni per la pace, ha partecipato anche Torino.

Il soggiorno nel Paese dell’Africa centrale si è svolto in un momento difficile per Ouagadougou, città che ha subito un feroce attacco terroristico, proprio venerdì. La missione ha dato modo di consolidare i buoni legami con i municipalità burkinabé, forti della presenza a Ouagadougou di rappresenti di numerose organizzazioni non governative impegnate in progetti di sostegno internazionale, con il supporto dei comuni piemontesi e della Regione, e anche grazie a iniziative di cooperazione interuniversitaria e di alcune realtà imprenditoriali. A guidare la delegazione torinese nei diversi incontri in agenda con i rappresenti di una trentina di municipi – nel quadro del progetto finanziato da “Fondazioni 4 Africa” è stato il vicesindaco Guido Montanari. Incontri a cui sono seguite le visite di campo e gli approfondimenti effettuati in materia di filiera della manioca, della lavorazione dei pomodori e della produzione artigianale di birra.
Agli amministratori locali Montanari ha presentato le esperienze torinesi di buona governance in materia di pianificazione urbanistica, soffermandosi soprattutto sui risvolti ambientali necessari a facilitare lo sviluppo sostenibile.
Non sono mancati i sopralluoghi a Ouagadougou, nei siti oggetto di precedenti progetti di cooperazione decentrata di Torino, in particolare al Parc Bangr Weogo e al complesso Wemtanga, che ospita un centro giovanile e un cinema popolare e al sito Unesco di Tiebelé, al centro di un intervento di restauro da parte della cooperazione spagnola a cui lavora Giovanni Quattroccolo, un architetto formatosi al Politecnico torinese. La delegazione torinese ha anche incontrato Jean Paul Badoum, direttore di Radio Omega, l’emittente che ha giocato un ruolo centrale nel 2014 a sostegno della resistenza popolare. Approfonditi anche i risvolti sui progetti appena avviati come “Switch Africa green” e con i responsabili della rete internazionale Re-sources, attiva nel settore della valorizzazione dei rifiuti. Durante la missione sono stati intessute
relazioni con rappresentanti di realtà culturali locali e con docenti del Dipartimento di Geografia e pianificazione dell’Università di Ouagadougou.
Gli attentati del 2 marzo non hanno consentito, per ragioni di sicurezza, di svolgere il programmato meeting bilaterale con il sindaco di Ouagadougou, Armand Roland Pierre Beoinde. Guido Montanari ha tuttavia potuto esprimere attraverso il primo cittadino a pochissime ore dagli attacchi, tutta la solidarietà della comunità torinese alla popolazione della capitale burkinabé e il sostegno morale alla città-partner nella lotta contro la barbarie terroristica.