“Just the woman I am”: il 4 marzo la grande corsa in rosa

di Marco Aceto

Il 4 marzo 1848 per gli storici rappresenta l’entrata in vigore dello Statuto Albertino, 170 anni dopo invece sarà il giorno della quinta edizione di Just the woman I am. La grande corsa in rosa sarà senza dubbio una bella giornata di sport, cultura, benessere e socialità a sostegno della ricerca universitaria sul cancro. La manifestazione è organizzata dal CUS Torino in stretta collaborazione con l’Università degli Studi e del Politecnico.

Nella passata edizione hanno preso parte alla corsa/camminata oltre 15mila persone, considerato che nel 2013 gli iscritti erano 3mila. La qualità della corsa cresce di pari passo con la voglia dei torinesi e non solo di correre tutti assieme Just the woman I am. Chi si iscriverà potrà testimoniare in maniera concreta la propria attenzione verso le tematiche legate al mondo della donna e della salute. Partecipare è semplice: le iscrizione si possono effettuare online sul sito www.torinodonna.it, presso le segreterie del CUS Torino e nei punti convenzionati. Il costo è a partire dai 15 euro. A corridori verrà regalata una maglietta rosa, il pettorale e la welcome bag. Partenza da piazza San Carlo alle 16 e l’importante non sarà il risultato, ma la partecipazione.

La grande crescita di Just the woman I am è sottolineata dalle parole del presidente della FIDAL Alfio Giomi che l’ha definita “un simbolo della parità genere nel mondo dello sport”. Il presidente del CUS Torino Riccardo D’Elicio ha voluto ricordare che “la grande partecipazione a questo evento deve essere un messaggio che parte da Torino e arriva in tutte le regioni italiane. Ho saputo che addirittura si sono iscritti delle persone da Matera e da altre città della penisola. Questo mi sembra un bel segnale di quando Just the woman I am sia conosciuta anche al di fuori del Piemonte. Credo che attraverso lo sport si può fare ricerca. Il giorno della corsa saranno presenti dei medici che forniranno a tutti dei consigli sull’alimentazione e come prevenire le malattie”.