Cooperazione e migranti, a Torino la tappa del “Summit” nazionale

di Mauro Marras

Tappa torinese, ieri alla Casa del Quartiere di San Salvario, per il primo “Summit nazionale delle diaspore con la cooperazione italiana”, promosso dal Consiglio nazionale per la cooperazione allo sviluppo con il contributo dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo. Un progetto itinerante che fa incontrare le associazioni di migranti più impegnate nella funzione di rappresentanza verso le istituzioni italiane e di mediazione sociale: in Italia sono circa 2100.

La legge sulla cooperazione numero 125, approvata nel 2014, ha innescato un processo virtuoso di coinvolgimento di tali associazioni cui viene riconosciuto un grande valore: esse rappresentano una risorsa strategica nel dialogo con le società d’origine e nello scambio economico. Le associazioni invitate spesso agiscono anche nella cooperazione internazionale a fianco delle ong italiane, migliorando l’impatto dei progetti sul territorio.

Ieri alla Casa del Quartiere erano presenti l’assessore all’Integrazione Marco Giusta con l’assessora regionale Monica Cerutti. Insieme hanno partecipato a gran parte della mattinata di lavori, in silenzio e in ascolto delle questioni portate dalle associazioni; lo scopo del summit è di avviare un dialogo costruttivo con le associazioni e di fornire loro informazioni e condivisione di obiettivi con la cooperazione italiana. Un silenzio carico di ascolto e di partecipazione, che le associazioni hanno molto apprezzato.

“Cambiare paradigma e vedere le comunità locali come risorsa – ha spiegato l’assessore Marco Giusta – è un passo importante che la Città di Torino ha recepito nell’ultima delibera sulla cooperazione internazionale e che vorrebbe elevare a processo partecipativo non solo nelle politiche di integrazione ma anche e soprattutto nella costruzione di percorsi di cittadinanza attiva e consapevole”.

Il “Giro d’Italia” tocca sette città e si concluderà in novembre a Roma con una plenaria conclusiva che darà una nuova strada alla cooperazione italiana, in linea con i modelli più avanzati presenti in Europa.

Cos’è l’Aics

L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo è una delle principali novità della legge di riforma della cooperazione (125/2014) e ha iniziato ad operare nel gennaio del 2016 con l’ambizione di allineare l’Italia ai principali partner europei e internazionali nell’impegno per lo sviluppo. L’Agenzia è un modello impiegato in tutti i principali Paesi europei e deve rispondere all’esigenza di una cooperazione più professionale e innovativa, con il necessario grado di flessibilità degli strumenti in uno scenario che è in continuo mutamento. L’Agenzia ha la sua sede centrale a Roma, una sede a Firenze e 18 sedi all’estero per il monitoraggio, l’implementazione e l’analisi sul terreno delle esigenze di sviluppo dei Paesi partner. Il compito dell’Agenzia è quello di svolgere le attività di carattere tecnico-operativo connesse alle fasi di istruttoria, formulazione, finanziamento, gestione e controllo delle iniziative di cooperazione internazionale.