Infanzia, autismo e inclusione. L’importanza di interventi precoci

Per la prima volta a Torino si avvia un progetto integrato di formazione, rivolto a personale delle scuole statali, comunali e paritarie, riguardante i disturbi legati allo spettro autistico – una tipologia di disturbo che richiede una crescente attenzione già in età prescolare – che mira a superare la disomogeneità dell’approccio al problema sul territorio.

L’iniziativa rappresenta una novità, in primis per il suo carattere inter-istituzionale. L’idea è partita dai una proposta dei Servizi Educativi della Città di Torino ma si è potuta concretizzare grazie alla volontà e all’intenso lavoro svolto da tutti i soggetti del territorio riuniti nella Commissione Inclusione della Conferenza Cittadina delle Autonomie Scolastiche (organismo istituito dalla Città nel 2013): oltre l’Assessorato all’Istruzione, l’Ufficio Scolastico Territoriale e le Neuropsichiatrie delle A.S.L., con la collaborazione dell’Associazione A.N.G.S.A. e del Centro di Supporto per le Nuove Tecnologie e Disabilità.

Da oggi sono aperte le iscrizioni online (questo il link:    https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScg3Q3UBsRjt7tOdc_TIFZfbN61sxUqdbycm1TIwOpYQ1HvSA/viewform) per il corso, rivolto congiuntamente al personale di nidi e scuole dell’infanzia: non solo educatori e insegnanti ma anche assistenti educativi e collaboratori scolastici.

Cogliere per tempo i segnali, adottare gli approcci educativi appropriati, imbastire relazioni significative con i genitori sono atti importanti e indispensabili nell’età dello sviluppo. Favorire una migliore inclusione delle bambine e dei bambini con disturbi dello spettro autistico e promuovere una cultura comune e condivisa tra i vari soggetti che operano nei nidi e scuole dell’infanzia sono gli obiettivi del corso, che si annuncia anche ricco di spunti di riflessioni e di approfondimenti. E che pone le basi per un percorso multidisciplinare verso un sistema integrato di educazione e di istruzione.

Sono molto soddisfatta di questa iniziativa, in linea con la forte tradizione inclusiva dei Servizi educativi della Città di Torino – dichiara l’Assessora all’Istruzione Federica Patti – . Ritengo infatti che la formazione sia il nodo fondamentale di un servizio di qualità. Formazione che, in un contesto di crescente frammentazione, diventa difficile rendere uniforme in alcune linee educative di base. Credo che questo sforzo dia il segno di quello che si intende per sistema integrato, perché in mancanza di una piattaforma culturale comune diventa difficile integrare le varie azioni, ma anche e soprattutto verificarne l’efficacia”.

L’esistenza di un tavolo inter-istituzionale quale la Commissione Inclusione ha giocato un ruolo decisivo. In quella sede i Servizi Educativi hanno lanciato l’idea, sulla base di dati concreti: da un lato le crescenti richieste, ormai impossibili a soddisfarsi, per i corsi di formazione sull’autismo rivolti al personale comunale; dall’altro la carenza di formazione specifica offerta agli insegnanti statali (confermata dalle rilevazioni legate ai Piani Annuali per l’Inclusività), e la preferenza per le strutture comunali da parte delle famiglie che affrontano questo tipo di problemi. I servizi di Neuropsichiatria Infantile dal canto loro hanno segnalato l’incremento negli ultimi anni di casi di disturbo dello spettro autistico nella fascia d’età 0-6 e il conseguente aumento di casi nei nidi e nelle scuole dell’infanzia, mettendo in luce la necessità, visti i vantaggi di diagnosi e intervento tempestivi, di attivare azioni integrate, competenti e precoci.

Allo stesso tavolo si è poi sviluppata la sinergia che ha permesso la definizione e la realizzazione del progetto.

Il corso, che potrà accogliere fino a 270 partecipanti, si svolgerà presso il Centro di Documentazione Pedagogica della Città  in corso Francia 285 e si articolerà in 4 incontri di 3 ore ciascuno. Accanto a questa iniziativa si sperimenterà anche un percorso di accompagnamento per aiutare i docenti ad allestire i contesti, predisporre gli spazi, preparare i materiali per accogliere al meglio bambine e bambini con disturbo dello spettro autistico.

Resta da sottolineare un’ulteriore dimensione innovativa: un approccio che guarda alla continuità nel percorso da 0 a 18 anni. La necessità di raccordo tra i vari ordini di scuola sul tema dell’autismo ha portato infatti la Commissione a definire, in collaborazione anche con l’Ufficio Scolastico regionale e la Città Metropolitana, un analogo percorso formativo anche per il personale che opera nelle scuole primarie e secondarie.