Torino Spiritualità – Piccolo Me, restare o diventare bambini

di Michele Chicco

Restare o diventare bambini? Rifiutarsi di crescere oppure ritrovare da grandi untesoro che si pensava perduto?

Dal 21 al 25 settembre 2017 la XIII^ edizione di Torino Spiritualità è  PICCOLO ME, cinque giorni di incontri, dialoghi e spettacoli per riflettere sulla possibilità di ritrovare alcuni aspetti della propria infanzia e scoprire quanto “piccolo me” vive ancora nel “grande me” che ogni adulto è diventato.

Il tema, però, propone un’ulteriore questione divenuta sempre più urgente a causa delle cronache drammatiche dei nostri tempi. Che posto rimane per l’infanzia in un mondo in cui il presente e il futuro fanno paura?  Come sarà essere bambini in uno scenario che assume i contorni dello scontro di civiltà, dove la religione si lega a doppio filo con politica ed economia e tutto è oscurato dalle lenti dell’intolleranza, del fanatismo, dell’ignoranza e del terrore?

A Torino Spiritualità intervengono quest’anno, tra gli altri, Theodore Zeldin, eccentrico studioso dell’Università di Oxford; Silvio Orlando, protagonista del reading La vita davanti a sé; Ani Zonneveld, imamah di Los Angeles che predica l’Islam progressista; Céline Alvarez, insegnante francese, ideatrice di un rivoluzionario modello educativo; Luigi Lo Cascio, interprete della lettura tratta dal romanzo di Cormac McCarthy La strada; Miguel Benasayag, filosofo e psicanalista argentino; Corrado Pensa maestro di meditazione; Chiara Guidi, attrice, regista e fondatrice di Socìetas Raffaello Sanzio. E ancora, l’illustratore Lorenzo Mattotti, l’autore per l’infanzia Bruno Tognolini, il teologo Vito Mancuso, l’ex manager indiana, ora studiosa di scritture vediche Jaya Row , il direttore de «La Repubblica» Mario Calabresi, gli psicanalisti Massimo Recalcati e Augusto Romano, lo storico dell’arte François Boespflug, gli scrittori Chiara Gamberale, Domenico Starnone, Fabio Genovesi, Michele Mari e Carlo Lucarelli, il Workcenter ofJerzy Grotowski and Thomas Richards.

L’immagine del festival è l’opera Protezione totale di Guglielmo Castelli, nato a Torino nel 1987, pittore emergente della nuova arte italiana con all’attivo significative esperienze espositive anche all’estero.