Giornata Internazionale della Lingua Madre: parla Aldo Garbarini

di Mariella Continisio

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Domani, venerdì 20 febbraio alle 11, in occasione della Giornata Internazionale della Lingua Madre, istituita nel 1999 dall’Assemblea dell’Onu per promuovere la diversità linguistica, culturale e il multilinguismo, un gruppo di allievi delle scuole primarie e secondarie di primo grado della Città festeggerà l’evento nella sala del Consiglio Comunale di Palazzo Civico. Li incontrerà l’Assessora alle Politiche educative, Mariagrazia Pellerino.

Al direttore centrale Cultura, Educazione e Gioventù della Città di Torino, Aldo Garbarini, abbiamo rivolto alcune domande sul significato della giornata.

Quali sono le iniziative della Città che promuovono la diversità linguistica, culturale e il multilinguismo?

Il Programma a favore dei minori con cittadinanza non italiana e il protocollo d’intesa “Le nostre Lingue” sottoscritto con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, hanno il pregio di aver messo a sistema tutti gli interventi, le attività e i progetti che concorrono a sostenere le istituzioni scolastiche con azioni volte a garantire l’attenzione alla qualità dell’educazione interculturale come ad esempio il Progetto “Scuola dei compiti italiano Lingua 2”, il servizio di mediazione interculturale….

In una città in cui il 10% dei bambini sono stranieri quali altre iniziative l’Amministazione Comunale vuole mettere in campo per la salvaguardia della lingua natia?

Per quanto concerne il sostegno al mantenimento o all’apprendimento della lingua materna, siamo impegnati a coinvolgere le Ambasciate, i Consolati e l’associazionismo per la messa a punto di azioni e di progetti specifici.

La festa di domani sarà un’occasione importante, certamente una grande emozione, per i bambini e i ragazzi che per la prima volta entrano a Palazzo Civico.

L’appuntamento nella sala più rappresentativa della Città vuole offrire ai giovani partecipanti la possibilità di contribuire a una riflessione sulla diversità del patrimonio linguistico e delle radici culturali il cui mantenimento è un passaggio fondamentale per l’integrazione.