Torino Speaks, per diffondere la lingua inglese

di Mariella Continisio

Coinvolgere bambini, adolescenti, giovani e adulti nell’apprendimento della lingua inglese è uno degli obiettivi dell’Amministrazione Comunale. Per dotare le nuove generazioni di una competenza fondamentale e per sollecitare negli adulti un interesse spesso sopito.
Torino Speaks è il progetto, promosso dal Comune di Torino e dai Servizi educativi per promuovere la lingua inglese in tutti gli ambiti della vita culturale e sociale della Città.
L’assessora all’Istruzione e all’Edilizia scolastica della Città di Torino, Federica Patti ricorda che: “Da anni la Città di Torino, e in particolare i Servizi Educativi, offrono a bambine e bambini, sin dalla scuola dell’infanzia, l’opportunità di approcciarsi in modo didattico e ricreativo alla dimensione del plurilinguismo attraverso laboratori di avvicinamento alla lingua inglese con insegnanti madrelingua. L’apprendimento della lingua si attua così attraverso una metodologia ludica con attività di animazione finalizzate a conoscere un vocabolario di base, rendere familiari i suoni e alcune semplici strutture dell’idioma”. “Nell’anno scolastico 2017/18 – prosegue Patti – si avvierà una prima fase di progettazione per l’attivazione di laboratori di avvicinamento alla lingua nelle istituzioni scolastiche e di percorsi di accompagnamento ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte e la Fondazione per la Scuola”.

Fondamentale il coinvolgimento di dirigenti e docenti soprattutto nel momento in cui il MIUR, attraverso la nuova programmazione di progetti PON (Programma Operativo Nazionale), ha lanciato ben 10 bandi che stanziano importanti risorse per migliorare le competenze degli studenti e che sottolineano l’importanza di una più solida conoscenza delle lingue in ogni contesto.

A Torino numerose scuole si stanno già attivando, coinvolgendo nella loro programmazione diversi Assessorati comunali.

Saranno attività che si affiancheranno a progetti ormai consolidati come “Teacher Assistant” di Wep, l’organizzazione internazionale che ha la missione di incrementare gli scambi linguistici ed educativi in tutto il mondo e che, dal 2013, propone alle scuole, in forma totalmente gratuita ed in accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale e la Città, l’affiancamento di madrelingua ospitati in famiglia.
Anche nelle Biblioteche Civiche – nei cui scaffali sono raccolti 60mila volumi e riviste in lingua anglofona – e nelle sezioni didattiche dei Musei Civici si potranno potenziare attività per piccoli e grandi, rendendo sempre più l’uso dell’inglese un “fatto normale”.

Sono già molte le attività programmate in Città: Torino non parte da zero, ma occorre mettere in relazione soggetti e risorse, cresciute nell’ultimo decennio, grazie anche alla valorizzazione del capoluogo piemontese come destinazione turistica e di grandi eventi.
Sono in aumento gli studenti stranieri negli Atenei cittadini (8% nel 2015), così come cresce la comunità di professionisti (le imprese multinazionali insediate in Piemonte sono un migliaio nel 2016) e di lavoratori stranieri (oltre il 15%).

Torino Speaks è un piano inclusivo, in cui l’inglese è utilizzato per accogliere chi arriva nel capoluogo piemontese e per connettersi con il mondo. Ma Torino non dimentica anche la sua storia di comunità bilingue italo francese e neppure la ricchezza delle relazioni con le comunità straniere presenti nel capoluogo piemontese. Perciò Torino Speaks parte con l’inglese, ma non esclude nessuna altra lingua, come prevede anche l’Unione Europea e come ben dimostra, ogni anno, il Festival “Lingue in scena” che nelle sue 17 edizioni ha coinvolto migliaia di studenti europei.
“Torino Speaks è un progetto ambizioso perché si realizza attraverso il coinvolgimento e l’impegno di numerosi enti e istituzioni pubblici e privati che mettono a disposizione risorse, interessi comuni, competenze o rimodulano attività proprie” sottolinea l’Assessora. “Abbiamo già rilevato con soddisfazione l’interesse del MIUR, della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, degli Atenei, ma crediamo che la compagine si possa allargare a nuovi protagonisti pubblici e privati. Al Salone saranno ospiti gli studenti del Liceo Scholl di Trento, perchè abbiamo trovato forti consonanze con il progetto Trentino Trilingue e con il Festival delle Lingue che ogni anno si svolge a Rovereto” conclude Patti.
“La conoscenza diffusa della lingua inglese – sostiene Marina Bertiglia coordinatrice del progetto – rende i territori più competitivi, aperti e accoglienti, favorendone la crescita sociale, economica e culturale e consente ai cittadini di avere maggiori opportunità di studio, di lavoro, di impresa, di socializzazione e di scambio”.
Sono già in corso contatti con il mondo delle imprese, del turismo e del commercio. Torino Speaks potrà raggiungere i suoi obiettivi se tutti si sentiranno protagonisti di un percorso di miglioramento personale e sociale.