Tief 2017: la finanza islamica come opportunità di sviluppo economico e inclusione sociale

La presentazione del Tief 2017 a Palazzo Birago

di Mauro Gentile e Luisa Cicero

Due giornate di attività, dieci sessioni con approfondimenti e dibattiti, cinquanta relatori tra amministratori pubblici, ricercatori e docenti universitari, imprenditori ed esperti di finanza.

E’ il programma del Turin Islamic Economic Forum 2017 in calendario il 6 e 7 marzo, che questa mattina è stato presentato a Palazzo Birago dalla sindaca Chiara Appendino, dal rettore dell’Università, Gianmaria Ajani, dal presidente della Camera di Commercio, Vincenzo Ilotte, dal direttore generale di Assaif, Alberto Brugnoni e da Paolo Biancone, docente di Financial Management e Finanza Islamica all’Università di Torino.

L’evento porterà nel capoluogo piemontese, al Centro congressi Torino Incontra,  alcuni tra i più importanti protagonisti e conoscitori dell’economia e della finanza dei paesi arabo-islamici allo scopo di creare, a Torino e in Piemonte, le condizioni affinché la finanza islamica possa fungere da catalizzatore di sviluppo economico e, al tempo stesso, risultare concreto fattore di inclusione per migliaia di musulmani che oggi vivono e lavorano nella città della Mole.

Giunto alla terza edizione, il forum organizzato da Città di Torino, Università degli Studi, Camera di Commercio di Torino e Assaif (Associazione per lo Sviluppo di Strumenti Alternativi e di Innovazione Finanziaria), si propone di fornire a rappresentanti di istituzioni e a imprese piemontesi, italiane, europee e del mondo islamico, la possibilità di approfondire la conoscenza delle potenzialità e delle opportunità offerte, a Torino e in Piemonte, da settori dell’economia importanti e in espansione, al fine di favorire investimenti e sviluppo del territorio.

Il Turin Islamic Economic Forum – ha sottolineato la sindaca Chiara Appendinoci darà una nuova occasione per mostrare quanto – in termini di progetti, know-how e opportunità per investitori pubblici e privati – è offerto dai settori aerospazio, biomedicale, automotive, delle energie rinnovabili e negli altri ambiti segnalati dal nostro programma “Open for Business”.

Durante la “due giorni” al Centro congressi Torino Incontra – ha aggiunto la prima cittadina – si discuterà anche di finanza islamica e di inclusione: una scelta importante perché noi guardiamo con attenzione anche a chi è venuto da quella parte del mondo e ha scelto di lavorare e vivere con la propria famiglia a Torino, diventandone cittadino a tutti gli effetti.

Nella nostra città – ha ricordato Chiara Appendino – vivono oggi più di 50mila cittadini musulmani. Se si offre loro la possibilità di accedere al credito senza violare le prescrizioni del Corano, permettendogli, ad esempio, di acquistare una casa o di aprire un’attività commerciale, si può compiere un passo molto grande nella direzione dell’inclusione sociale sua e dei suoi familiari, con vantaggi per la comunità cittadina nel suo complesso. Insomma, l’inclusione consiste anche nel rendere concretamente realizzabili progetti di vita”.  

“L’evento – ha dichiarato il rettore dell’Università di Torino, Gianmaria Ajaniè frutto di un lungo e intenso lavoro di ricerca in cui il nostro Ateneo si sta impegnando anche a vantaggio del territorio. Uno degli obiettivi della attività di docenti e ricercatori è la divulgazione delle ricerche al fine di promuovere iniziative di sviluppo. Il Tief è un esempio del nostro successo in questo ambito, che viene definito Terza Missione. L’Ateneo continuerà a favorire studi sul tema della finanza islamica che si conferma un’opportunità per la nostra Regione e per il nostro Paese”.

“L’obiettivo del Tief – ha affermato Paolo Pietro Biancone, responsabile dell’Osservatorio sulla Finanza Islamica dell’Università di Torino – è un evento di sistema per attrarre investimenti dei Paesi Musulmani e nello stesso tempo verificare la possibilità di finanza inclusiva per la popolazione musulmana residente in Italia. Al Tief 2017 parteciperanno tutti gli attori del territorio per presentare le migliori iniziative locali e favorire il contatto con fondi islamici, auspicando che si possano avviare nuove opportunità di sviluppo.”

Il Piemonte nel 2015 ha esportato nei primi 10 Paesi di finanza islamica beni e servizi per oltre 2,6 miliardi di euro, con una crescita del +16,2% rispetto al 2014. Non solo: nei primi 9 mesi del 2016 l’ammontare dell’export ha raggiunto i 2 miliardi di euro, con un +7,3% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Solo in provincia di Torino, poi, operano oltre 12.500 imprenditori di origine islamica, una comunità ampia impegnata in numerosi settori, dal commercio all’edilizia, dal turismo ai servizi –  ha spiegato Vincenzo Ilotte, presidente della Camera di Commercio di Torino. – Sono questi i numeri che spiegano l’importanza del Tief a Torino, un’opportunità unica per approfondire i temi che riguardano da un lato gli strumenti per attrarre gli investimenti e sviluppare i rapporti di interscambio con questi Paesi, dall’altro le necessità, in termini di credito e finanza, per gli imprenditori musulmani che hanno scelto di operare sul nostro territorio”.

Tra gli obiettivi del Tief – ha sottolineato Alberto Brugnoni, direttore generale di Assaif – vi sono quelli di far conoscere e farsi conoscere, cioè di mostrare le opportunità di investimento che Torino e il Piemonte offrono in diversi settori dell’economia e, al tempo stesso, di presentare quegli strumenti della finanza islamica che possono fattivamente favorire l’introduzione e lo sviluppo di nuove forme di intermediazione finanziaria, portando vantaggi non solo al sistema economico del territorio. Le modalità halal di accesso al credito, infatti, possono rappresentare anche uno strumento molto forte di coesione sociale. Con le due giornate della terza edizione Tief, ci proponiamo di compiere un altro passo avanti verso una maggiore apertura alla finanza islamica della nostra economia e della nostra società.”

“Il Tief – ha concluso la sindaca Appendinonasce, come numerose altre importanti iniziative torinesi e piemontesi, grazie all’impegno comune di amministrazioni pubbliche, aziende del territorio, sistema universitario, istituzioni e associazioni legate al mondo delle imprese e delle relazioni internazionali. Volere e sapere lavorare insieme dà forza alle nostre idee e alle nostre proposte. Per questo motivo desidero ringraziare tutti coloro che hanno collaborato con noi alla preparazione e alla realizzazione di questo importante appuntamento internazionale”.

Per informazioni sul programma: www.tief.it