Patto di collaborazione per la fruizione collettiva dell’ “hortus conclusus” di Parco Dora

di Piera Villata

L”hortus conclusus” di Parco Dora è il primo “bene comune” su cui si è concretizzata la collaborazione tra la città e i torinesi, attraverso un provvedimento deliberativo approvato dalla Giunta comunale su proposta degli assessori Stefania Giannuzzi e Marco Giusta. I beni comuni sono quei beni, materiali o immateriali, che sono riconosciuti come essenziali per il benessere individuale e collettivo, di cui Amministrazione e cittadini riconoscono il valore e, insieme, collaborano alla loro cura, gestione e rigenerazione.

Prima della firma del patto di collaborazione – a un anno dall’approvazione da parte del Consiglio Comunale del nuovo Regolamento sui Beni comuni urbani – si apre una fase di trenta giorni in cui i cittadini e altre realtà associative possono presentare suggerimenti; tali osservazioni andranno inviate entro le ore 12 del 3 marzo all’e-mail: benicomuni@comune.torino.it

L’area dell’hortus è uno spazio verde posto all’interno di una ex fabbrica. Si tratta di un giardino protetto, con arbusti ed essenze particolari e diverse da quelle che si possono trovare nel resto del parco Dora, adiacente.

L’Associazione Innesto, subentrata al Comitato Parco Dora, realizzerà nel giardino un progetto innovativo, che godrà per una prima fase del sostegno della Compagnia di San Paolo e che ha il suo focus nella promozione dell’orticoltura sociale, con il coinvolgimento di cittadini del quartiere in un percorso formativo, supportandoli nella cura degli orti in cassone, con la dotazione di “starter kit”.

Nei 3 anni di durata del patto con la Città, il progetto si arricchirà di attività collaterali, tutte volte a migliorare e valorizzare l’hortus, rendendolo più fruibile alla cittadinanza. Le altre azioni previste spaziano dal miglioramento e valorizzazione dell’area verde centrale, finora incolta, con una presa in carico collettiva della sua manutenzione, promuovendone il valore di giardino fruibile, visitabile, libero e accogliente, con l’apertura dell’area alla cittadinanza in orari stabiliti e la sperimentazione di un luogo al servizio delle famiglie del quartiere per la rigenerazione di piante stressate.

La Città parteciperà periodicamente al tavolo di monitoraggio del progetto e fornirà collaborazione e assistenza tecnica, oltre al pagamento delle utenze idriche ed elettriche per tutta la durata del patto.