Nasce “Casa Farinelli” per famiglie sfrattate

di Mauro Gentile

Da inizio anno offrirà una soluzione abitativa, seppur temporanea, a una quindicina di famiglie sfrattate, in condizione di difficoltà economica e in attesa di trovare una soluzione al problema della casa. E’ l’ex sede dei Servizi sociali di via Farinelli 40/1 che, con alcuni interventi di ristrutturazione, sarà trasformata in  “Casa Farinelli”.  Un’operazione di recupero a fini abitativi dell’immobile in disuso prevista dal “Piano invernale di potenziamento dei servizi per persone senza dimora e per nuclei in estremo disagio sociale e abitativo 2016/2017” , varato da Palazzo Civico lo scorso ottobre.

“La scelta di adattare una parte dei locali dell’immobile di via Farinelli a spazi abitativi – spiega l’assessora al Welfare, Sonia Schellino –  ci permette di aumentare l’offerta delle strutture cittadine di accoglienza temporanea riservate a famiglie fragili e senza casa e, allo stesso tempo, ci consente di mantenerle unite, soprattutto quando sono presenti bambini e ragazzi. Non dividere – aggiunge Schellino – è importante non solo per il fatto che così si evita di aggiungere disagio a situazioni già precarie, ma anche perché l’unità del nucleo familiare aiuta a creare le condizioni, psicologiche e materiali, per superare i momenti di difficoltà”.

Con il progetto “Casa Farinelli” – curato dalle onlus Aics (Associazione italiana cultura e sport di Torino), Terzo Tempo e Idea Lavoro, insieme ai Servizi sociali della Città – oltre ad offrire una soluzione abitativa per qualche mese, vengono attivate misure di sostegno al reddito, come l’opportunità di svolgere lavoro accessorio, e organizzate attività di volontariato a beneficio di tutti i residenti della struttura, ad esempio la pulizia degli spazi comuni, l’accudire i bambini e l’effettuare piccole manutenzioni.

“Un mix attività – sottolineano i curatori del progetto – utili a mettere a frutto le risorse e le competenze di ogni singola persona,  per evitare di alimentare condizioni di passivo assistenzialismo e favorire la costruzione di un progetto di vita”.

Sono previste anche iniziative aperte al territorio e a tutti gli abitanti del quartiere, come l’allestimento all’interno della struttura di un “Corner Job”, con uno spazio bacheca e postazioni informatiche per trovare notizie su orientamento e formazione professionale, rispondere ad annunci su offerte di lavoro e altro ancora.