Progetto sperimentale di scuola integrata in ospedale

Oggi quando uno studente è costretto da una grave patologia a restare molti mesi lontano da scuola rischia di perdere il contatto con i propri compagni e i propri insegnanti, mentre sarebbe fondamentale che rimanesse il più possibile “insieme” a loro. Nelle strutture sanitarie dove sono presenti le unità della Scuola in Ospedale, lo studente che deve essere sottoposto a lunghi periodi di cura continua il suo percorso scolastico, grazie al lavoro e alla dedizione di questi docenti; tuttavia resta comunque a lungo “separato” dalla propria classe.

Il forzato isolamento si può superare con le nuove tecnologie e l’innovazione didattica, permettendo ai lungodegenti di collegarsi con la classe e seguire lezioni e attività scolastiche attraverso, per esempio con Skype e con il coordinamento e la collaborazione degli insegnanti della scuola da cui proviene lo studente e quelli della Scuola in Ospedale. In questo modo sarà possibile progettare per questi pazienti percorsi personalizzati efficaci ed inclusivi.

Per rispondere a questa esigenza è nato nel 2015 il progetto sperimentale di Scuola in Ospedale Integrata, ideato e promosso dalla Fondazione Giovanni Agnelli, in collaborazione con il reparto di Oncoematologia dell’Ospedale Infantile Regina Margherita (OIRM) di Torino, l’USR Piemonte e le unità di scuola ospedaliera dell’OIRM. La sperimentazione ha riguardato fino ad oggi circa 25 studenti, delle primarie e secondarie di I e II grado, molti affetti da patologie oncologiche, ma alcuni anche da altre patologie gravi. Grazie alla progettazione comune degli insegnanti e alle risorse delle ICT, gli adolescenti hanno potuto vivere – quanto meno in senso “virtuale” – la quotidianità della propria classe, sia durante la degenza in ospedale sia quando a casa in convalescenza o in attesa di nuove terapie.

La sperimentazione sarà presentata al Festival dell’Educazione sabato 26 novembre alle ore 11 al Circolo dei Lettori  in via Bogino, 9 nel corso del workshop Scuola In Ospedale Integrata: Un Progetto Sperimentale (Più) Inclusivo