Porte ad Arte cambia il volto delle periferie

di Mauro Marras

Sulle antiche porte della cinta daziaria di Torino si affacciavano gli edifici di controllo, costruiti per ospitare gli uffici e il personale addetto alla riscossione dei “dazi” sulle merci in entrata. In parte sono ancora in piedi e con nuove funzioni: gli edifici di via Venaria 100 e di piazza Conti di Rebaudengo 23 ospitano oggi scuole per l’infanzia e laboratori scolastici comunali.

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Giuria e vincitori di “Porte ad Arte”: da sin. Luigi Ratclif, Alessandra Carloni, Adriana Acutis (presidente Consulta), Luisa Papotti, Maria Chiara Morganti, Germano Tagliasacchi (direttore Contrada), Viola Gesmundo, Marco Giusta

Oggi la Soprintendenza Belle arti e Paesaggio di Torino ha presentato i risultati di un bando voluto dal Mibact – Ministero dei Beni e delle attività culturali e turismo – volto a rigenerare le periferie attraverso l’arte e la cultura contemporanee. Porte ad Arte ha permesso di rivalutare due edifici che hanno il valore simbolico di “porte” della città. Hanno partecipato alla realizzazione del bando anche la Città di Torino-direzione Cultura, la Consulta per la valorizzazxione dei beni artistici e culturali di Torino, il Gai-Associazione Giovani artisti italiani, la Fondazione Contrada Torino Onlus.

“Il recupero con l’arte di spazi anonimi di periferia è un’applicazione del bello come cura, come strumento di ricostruzione sociale”, ha detto oggi alla premiazione l’assessore Marco Giusta, che ha deleghe alla Rigenerazione urbana e ai giovani. “Se il degrado rompe l’equilibrio dello spazio urbano e genera altro degrado, la rigenerazione di cui l’arte è uno strumento permette di recuperare un sentimento di appartenenza e di vicinanza, di attenzione e di cura, che fa si che la cittadinanza diventi la prima nemica del degrado”. E se è vero che gli artisti realizzano idee di cambiamento, Giusta promette la “costruzione di una fioritura di situazioni artistiche nelle periferie a partire da situazioni e contesti specifici”.

Per l’edificio di via Venaria 100 è stato selezionato il progetto del gruppo composto dalla pugliese Viola Gesmundo e della marchigiana Maria Chiara Morganti, mentre per l’edificio di piazza Conti di Rebaudengo è stata selezionata la romana Alessandra Carloni. A ciascuno dei due vincitori andranno 2000 € di premio e un rimborso spese per la realizzazione della propria opera sulle facciate delle scuole e dei workshop con i bambini, i docenti e i cittadini che vi stanno partecipando.

piazza rebaudengo
Piazza Rebaudengo

I secondi classificati sono Michele Giacobino di Ciriè per via Venaria 100, mentre per piazza Conti di Rebaudengo il palermitano Giuseppe Zappalà. Entrambi riceveranno un premio di 500 euro.

Gli artisti sono stati preselezionati da una giuria di esperti; a scegliere i vincitori le “giurie di territorio” delle Circoscrizioni 5 e 6, dove sorgono le due palazzine, oggi trasformate in scuole per l’infanzia.

Fondazione Contrada Torino Onlus, che ha coordinato il bando, si occupa da anni del rapporto tra arte e territorio, promuovendo iniziative come B.Art (13 muri di Barriera di Milano dipinti dall’artista Millo), That’s a Mole (7500 disegni provenienti da 54 Paesi del mondo realizzati “dentro” la silouhette della Mole, alcuni dei quali esposti da tre anni in via Montebello) e il murales realizzato da Mauro Fassino sui muri dell’ufficio immigrazione della Questura in corso Verona 4.

Porte ad Arte fa parte del Piano per l’Arte contemporanea lanciato a livello nazionale dal Mibact – Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo – Direzione Generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane: rigenerare le periferie attraverso l’arte e la cultura contemporanee.

Qui il video che documenta il processo di realizzazione delle opere:

https://www.youtube.com/watch?v=WUVv59W1aCk&feature=youtu.be