Le potenzialità e l’importanza dei Big Data e degli Open Data

di Raffaela Gentile

“L’Università di Torino verso il futuro. Ricerca, innovazione e formazione al tempo dei Big Data”: questo il titolo del seminario, al quale ha preso parte l’assessora all’Innovazione, Paola Pisano.

Intervenendo alla Tavola Rotonda: “Le istituzioni verso i Big Data” l’assessora ha posto l’accento su quanto sia importante condividere i dati, poiché quando essi sono resi pubblici e disponibili ai privati, sono il volano per la produzione di soluzioni innovative basate sui bisogni dei cittadini.

“Per alcuni servizi è già così – ricorda l’assessora – e, anche se non ce ne accorgiamo, utilizziamo già informazioni pubbliche che semplificano la  nostra vita quotidiana: consultiamo gli orari di arrivo dei Bus in tempo reale, oppure da casa ci mettiamo in coda all’Anagrafe usando il nostro smartphone. Tutto ciò  è possibile perché il Comune mette a disposizione i dati sui servizi di trasporto e quelli della bigliettazione negli Uffici aperti al pubblico affinché aziende private possano costruire servizi a valore aggiunto”.

La Città,  in linea con le strategie Europee di Government 2.0, intende istituire un Open Data Center la cui missione principale sarà quella d’incentivare l’espansione di un ecosistema di servizi a valore aggiunto basato sul concetto di Open Data.

Tema di grande attualità quello degli Open Data, tant’è che anche i Paesi Europei si sono attrezzati, o si stanno attrezzando con una serie di policy per far sì che le informazioni on line siano sempre più “open”. Si pensi che rispetto al 2015 vi è stato un incremento del 69% delle policy adottate dagli Stati europei, i quali stanno investendo in ricerca e studi per comprendere quale sia l’impatto degli Open Data sull’economia e sulla società civile. Il livello di maturità dei portali è aumentato di 22,6 punti percentuali passando dal 41,7% al 64,3% grazie allo sviluppo di funzionalità più avanzate sui portali dei dati dei singoli Paesi.

Il progetto Torino as a Platform, questa grande opera digitale che si occuperà della standardizzazione dei dati e della centralizzazione degli stessi – sottolinea l’assessora – permetterà ai torinesi di avere in tempo reale qualsiasi tipo di informazione proveniente dalla città. Però, affinché tutti questi dati possano essere messi a regime, dobbiamo investire su più livelli. Sicuramente dobbiamo pensare ad eventi e iniziative che promuovano una maggiore cultura digitale e per fare ciò dobbiamo ideare nuove strategie e piani di comunicazione; la città dovrà connotarsi come un Hubs di teconologia, ricerca e sviluppo che operino su Big Data & Data Analytics”.

La possibilità di rendere Open alcuni dati (nei giusti formati, attraverso la giusta tecnologia e grazie a un buon ecosistema “culturalmente pronto”) incentiva le PMI del territorio a creare nuovi servizi (Open Services). Questo sistema se studiato, progettato e implementato in modo corretto sicuramente si tradurrà nella nascita di nuovi business che necessiteranno certamente di nuove professionalità.

Le potenzialità – dice l’assessora – sono enormi: si va dall’analisi dei bisogni, e quindi dalla previsione della domanda, ad una maggiore razionalizzazione della spesa pubblica, ad un miglioramento delle performance. Ma la tecnologia non basta. È necessario un forte cambio culturale a livello amministrativo e politico”.

In questa prospettiva e consapevoli che siamo ad un punto di svolta rispetto all’importanza degli Open Data/Big Data – conclude l’assessora all’Innovazione Paola Pisano –  Torino ha tutti i presupposti per essere una piattaforma di riferimento, capace di governare quest’importante passaggio culturale. Certo molti sono gli step che dovremo affrontare come ad esempio e solo per citarne alcuni: i tempi legati agli standards, la garanzia della privacy e il tipo d’impatto che avremo sulla pianificazione, ma siamo oltremodo convinti che innovare per una Pubblica Amministrazione sia un impegno imprescindibile per migliorare e agevolare la vita dei cittadini”.