Interventi di cura del patrimonio arboreo nel parco del Valentino

Sono in corso una serie di interventi sul patrimonio arboreo del Valentino, conseguenti ai periodici controlli di stabilità effettuati nei mesi scorsi.

Per un luogo come il Parco del Valentino, infatti, gioiello storico riconosciuto come uno dei comprensori più belli d’Italia, quotidianamente frequentato da tantissimi cittadini e turisti, il patrimonio arboreo rappresenta un elemento essenziale a cui riservare la massima cura e attenzione.

Come noto, la Città di Torino, il cui patrimonio arboreo pubblico è di entità molto rilevante (oltre 160mila esemplari tra viali alberati, piante in parchi e giardini pubblici, boschi collinari), dalla metà degli anni ‘90 sottopone le piante  a periodici e ricorrenti controlli della stabilità.

Ogni 3 mesi la città riceve le risultanze delle verifiche effettuate, affidate a professionisti esterni specializzati (dottori agronomi e forestali, periti agrari), che vengono selezionati attraverso appalti specifici; le attività sono sottoposte al coordinamento e alla supervisione dei tecnici comunali e consentono di ridurre il pericolo derivante dalla caduta di alberi, rimuovendo le piante potenzialmente instabili, o effettuando degli interventi di riduzione della propensione al cedimento.

Le risultanze dei controlli effettuati dai professionisti esterni sono sempre verificate in contraddittorio con i tecnici del Comune: dove vi siano dubbi o perplessità, vengono richiesti gli approfondimenti necessari; finita questa fase c’è una ulteriore verifica di ogni scheda di analisi del singolo albero per cui si è riscontrato un fattore di sicurezza ritenuto non sufficiente, verifica che viene fatta anche con controllo sul posto; anche in questo caso se subentrano dubbi o perplessità si chiedono ai professionisti degli ulteriori approfondimenti.

Finita questa fase, vengono organizzati e realizzati gli interventi da parte di imprese appaltatrici diverse e senza nessuna relazione con chi ha eseguito i controlli; durante tutte le operazioni i tecnici comunali seguono sul posto le attività. Le analisi di stabilità sono documenti disponibili presso il Servizio Verde Gestione e consultabili dai cittadini con richiesta di accesso agli atti.

Nel parco del Valentino quest’anno sono stati ricontrollati circa 1.400 alberi già oggetto, in gran parte, di controllo l’anno scorso.

Gli interventi sono di diversa natura: in alcuni casi, la stabilità è fortemente compromessa e dunque si deve ricorrere all’abbattimento; in altri casi si può intervenire con interventi di messa in sicurezza: potature e consolidamenti.

  • Il taglio di 30 esemplari arborei (di cui 2 ancora da realizzare; in particolare, si sta per procedere all’abbattimento di un grosso platano nell’area dei chioschi) si è reso necessario a seguito della consegna delle risultanze, da cui è emerso, su tali esemplari, un peggioramento delle caratteristiche evidenziate nel corso dei controlli fatti in passato, e quindi un aumento della loro propensione al cedimento.
  • Su altri 21 esemplari invece, le condizioni emerse sono tali da rendere possibile agire sull’equilibrio dell’albero e ridurre la pericolosità potenziale; quindi, la Città ha potuto procedere con specifiche tecniche di potatura di messa in sicurezza, interventi di consolidamento e di trazione con cavi.

Gli esemplari arborei controllati sono dunque tantissimi e gli interventi fatti per rendere sicuro l’ambiente intorno all’albero riguardano solo il 3,6% delle piante controllate. Con l’occasione si è anche proceduto alla rimonda del secco e alla spalcatura di ulteriori 205 alberi.

Non vi è, pertanto, alcuna relazione tra l’allestimento della manifestazione di Slow Food e gli abbattimenti, se non la necessità di provvedere alla loro realizzazione prima dell’inizio della manifestazione.

Un particolare non sempre di facile comprensione: il ceppo lasciato in loco. Il taglio dell’albero è eseguito lasciando volutamente una porzione basale residua a 70-100 centimetri, in modo che sia visibile e non rappresenti un ostacolo o un pericolo; la rimozione del ceppo richiede attrezzature particolari e viene eseguita in un secondo momento. In molti casi i problemi di stabilità sono a livello delle radici o del colletto (punto in cui la pianta tocca terra), pertanto in alcuni ceppi non sono visibili i problemi riscontrati, che invece sono molto più sotto.

L’Amministrazione si impegna a sostituire le piante abbattute, magari non esattamente nella stessa posizione, ma sempre all’interno del Parco.