Torino, metropoli dalla vocazione internazionale

Approfondire le potenzialità della vocazione internazionale di Torino è l’obiettivo dell’incontro che si svolgerà martedì dalle 9 alle 13, nell’aula magna dell’Università, alla Cavallerizza Reale, in via Verdi, 9, nel corso del quale sarà presentata una ricerca sull’area metropolitana, condotta dall’IRS, l’Istituto per la ricerca sociale: “Essere aperti, connessi al mondo, saper accogliere i talenti, attrarre investimenti globali, parlare le lingue, significa oggi avere un vantaggio competitivo sostanziale. Ciò è ancor più vero per i sistemi urbani alle prese con la crisi e con le continue modificazioni del mercato globale. Ecco perché le politiche e i progetti di internazionalizzazione sono centrali in un progetto di sviluppo”- spiegano i responsabili di Torino Internazionale|Strategica (http://www.torinostrategica.it/) chiamando a raccolta economisti e sociologi.

L’iniziativa è organizzata da Torino Internazionale|Strategica in collaborazione con l’Amministrazione comunale e l’Università e con la partnership  di Feedback Italia. La ricerca è stata condotta con l’obiettivo di fotografare gli ultimi dieci anni di strategie e progetti offrendo un repertorio di casi di successo utili alla costruzione di una strategia integrata e focalizzata, per l’internazionalizzazione del sistema torinese. Ne parleranno Bruno Dente, del Politecnico di Milano ed Erica Melloni dell’Irs.

Quanto emerge dallo studio che verrà presentato è che Torino non parte da zero e già Il primo piano strategico faceva dell’internazionalizzazione la visione per affrontare la crisi. Le politiche adottate e l’alto grado di cooperazione tra gli attori hanno portato a importanti risultati: Torino è la seconda provincia esportatrice in Italia; crescono gli studenti stranieri; crescono i turisti; sono presenti istituzioni straniere e centri di competenza; sono oltre cento i Paesi con cui il sistema locale intrattiene relazioni stabili.

Sarà il sindaco Fassino, a introdurre la presentazione: “In un mondo globale che si basa su reti e relazioni, la condizione primaria per rilanciare l’economia è avere un profilo internazionale – spiega – . Torino ha investito molto negli ultimi anni raggiungendo importanti risultati. Continuare su questa strada, valorizzare le risorse e le competenze della città, è un impegno che il terzo piano strategico assume come prioritario facendo dell’internazionalizzazione una delle principali leve di sviluppo”.

“L’aula magna dell’Ateneo di Erasmo da Rotterdam – sottolinea il rettore dell’Università Gianmaria Ajani è la sede naturale per presentare lo studio sull’internazionalizzazione di Torino. Il nostro Ateneo ha sin dalle sue origini una di università aperta al mondo e che conta oggi su una fitta rete di accordi di scambio e cooperazione con istituti in tutti i continenti ospitando un numero crescente di studenti e ricercatori stranieri”.